Un ladro svuota l’aula computer, i bimbi gli scrivono una lettera

I 14 pc erano stati presi con i punti Esselunga: i bambini della primaria di Pieve di Lumezzane lanciano un appello al malvivente
L’aula informatica tristemente senza computer
L’aula informatica tristemente senza computer
AA

Carrello dopo carrello, spesa dopo spesa, grazie ai punti accumulati dalle famiglie all’Esselunga, l’aula informatica era finalmente completa con i 14 computer al servizio dei piccoli studenti della scuola elementare «Caduti per la patria» a Pieve di Lumezzane. Sono serviti ben quattro anni per arrivare a questo risultato, con i genitori e le insegnanti a fare da operose formichine nell’accumulo dei punti spesa. Ma purtroppo a trasformare il sogno in incubo ci ha pensato un ladro, che nottetempo ha rubato tutti i pc.

Approfittando verosimilmente del cantiere per la ristrutturazione dell’immobile scolastico, nella notte tra il 29 e il 30 gennaio, un malvivente è entrato in azione: facilitato anche dall’assenza di un sistema di antifurto. E proprio da questa assenza si riparte. Perché se per riacquistare tutti i computer ci vorrà certamente tempo, prima di farlo si è appunto deciso di dotare la scuola di un sistema di videosorveglianza: meglio non offrire una seconda possibilità.

I genitori sono comunque nuovamente in campo con la vendita di torte per finanziare gli acquisti. Intanto martedì gli alunni, quando sono andati nell’aula informatica, non hanno potuto far altro che constatare la triste assenza dei tanto agognati pc. La maestra Sonia Sala, anima e referente del progetto, ha spiegato l’accaduto ai bambini. «Ne abbiamo parlato - racconta l’insegnante -, insieme abbiamo deciso di scrivere la lettera. Gli alunni sono rimasti molto colpiti dalla vicenda, anche perché sui computer avevamo già cominciato a lavorare».

E se difficilmente la missiva farà breccia nel cuore del malvivente, il messaggio è di quelli potenti: «Noi siamo arrabbiati, tristi, delusi... ti dovresti pentire di quello che hai fatto. Potresti riportarceli?». E per non lasciare dubbi: «A noi piacevano tanto, sarai stato anche tu un bambino e quindi potresti capire cosa proviamo nel nostro cuore». Quindi la chiusa secca senza tanti fronzoli: ciao. Il ladro tornerà sui suoi passi? Speriamo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia