Su e giù dall’Everest: l’impresa si fa sui monti di casa

È l’«Everesting» la nuova frontiera dell’ultra-trail: il gardonese Brugnani affronterà la sfida
Brugnani percorrerà 9 volte il tratto Gardone - Punta Almana - © www.giornaledibrescia.it
Brugnani percorrerà 9 volte il tratto Gardone - Punta Almana - © www.giornaledibrescia.it
AA

Prima ancora di essere una sfida con gli altri, l’Everesting è un modo per mettere alla prova se stessi. Tra la Valtrompia e la Valcamonica tre atleti non professionisti hanno deciso di cimentarsi in due imprese differenti ma ugualmente toste. L’Everesting è una challenge che prende il nome, appunto, dal monte Everest: consiste nello scalare in bicicletta o a piedi un totale di 8.848 metri di dislivello, ovvero l’altitudine del monte Everest. Le regole sono poche ma ferree: si deve affrontare ripetutamente una sola salita, non circuiti, e occorre completarla interamente ad ogni ascesa. Nel mentre si possono fare pause, ma non dormire.

Questo sabato il 38enne gardonese Fabio Brugnani tenterà per la prima volta l’impresa, da Gardone a Punta Almana: 9 salite e discese al via alla mezzanotte di oggi. Al tentativo, che ha il patrocinio del Comune di Gardone, potranno partecipare tutti facendo il tifo lungo il percorso, che Fabio conosce molto bene dato che l’ha percorso per allenarsi più e volte. I più coraggiosi potranno provare ad accompagnarlo nella salita. Fino a cinque anni fa il 38enne, attrezzista al Mollificio Brescia di Gardone, si dedicava alla mountain bike. Poi la svolta e il tesseramento con la New Athletics Sulzano, società con la quale ha ottenuto ottimi piazzamenti in manifestazioni di corsa in montagna. «Ora mi sento pronto per tentare l’Everesting - spiega -: non è un salto nel vuoto, ma è comunque una grande sfida».

Diego Simoncini e Luca Baitelli - © www.giornaledibrescia.it
Diego Simoncini e Luca Baitelli - © www.giornaledibrescia.it

Mentre Fabio si prepara mentalmente e fisicamente ad affrontare la challenge, altri due atleti hanno già vissuto la loro avventura. Nel caso di Diego Simoncini, 19enne di Monno, e di Luca Baitelli, 21enne originario di Lurago d’Erba (Como) ma residente a Edolo da 5 anni, l’Everesting ha avuto luogo il 25 luglio scorso: i due hanno percorso in bici 12 volte il tratto piazza di Monno - Passo del Mortirolo. In tutto 234 chilometri e 8.910 metri di dislivello positivo. «L’idea ci è venuta quando abbiamo saputo che a causa del Covid tutte le competizioni sarebbero saltate - raccontano i ragazzi -. Siamo partiti senza prefissarci un tempo, decisi a goderci il limbo che c’è tra la fatica e il piacere della sfida con noi stessi. Il risultato è stato molto soddisfacente: ora puntiamo a migliorare il tempo e ad affrontare una 24 ore».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia