Sostanze inquinanti nel Gobbia: sigilli al piazzale di un’azienda

A Lumezzane ontervenuti sul posto gli ufficiali giudiziari di Arpa: si cerca adesso la natura dell’inquinante
Sotto «attacco». Nuovo sversamento nelle acque del Gobbia
Sotto «attacco». Nuovo sversamento nelle acque del Gobbia
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A poco più di un mese dall’ultimo episodio, il Gobbia è ancora una volta teatro di un episodio di inquinamento ambientale. Ad accorgersi dell’ennesimo sversamento sono stati gli agenti della Polizia Locale di Lumezzane durante il pattugliamento del territorio.

A quel punto i tecnici dell’ufficio Ambiente del Comune sono intervenuti per i primi campionamenti e sono stati allertati l’Arpa di Brescia e la Procura, che ha affidato al comandante della Locale, Desirée Vezzola, la delega d’indagine e l’autorizzazione ad effettuare il sequestro del piazzale della Vibro-dek Srl di via Carone, dove erano stati puliti gli impianti e sciacquate alcune cisterne utilizzati per la placcatura e la lucidatura dei metalli. Operazioni che, si sa, vengono ripetute alla fine dell’anno quando, spenti i macchinari per qualche giorno, cominciano le grandi manovre di ripulitura dell’azienda. 

Peccato che tutto il materiale accumulato in un anno di lavoro negli impianti (che andrebbe smaltito), durante le operazioni di lavaggio, sia finito nei tombini del piazzale, quindi nella rete di scarico delle acque meteoriche e da qui nel Gobbia.

Al lavoro dei tecnici comunali è seguito quello degli ufficiali giudiziari dell’Arpa, guidata da Fabio Cambielli, che hanno appurato lo sversamento illecito, e condotto altre analisi, campionato le acque del Gobbia, il rifiuto presente sul piazzale e nelle canaline da scolo, per appurare il tipo di inquinante e per i cui risultati si dovrà attendere qualche giorno.

L’operazione condotta in sinergia tra Locale di Lumezzane e Arpa con il coordinamento della Procura, è anche frutto di un’intesa sorta nei giorni scorsi tra l’Agenzia per la protezione dell’Ambiente e il Comune di Lumezzane. Per contrastare i troppi episodi di inquinamento ambientale, in un’area ad alta concentrazione di industrie pesanti, nei giorni scorsi Fabio Cambielli ha incontrato l’assessore all’Ambiente, Andrea Capuzzi, per condividere un metodo di intervento. «L’operazione di questa sera (ieri ndr) – fanno sapere da Arpa – nasce da questa sinergia sorta all’indomani di un caso in qualche modo simile a quello di oggi».

Il riferimento è ai 6mila litri di liquido contenente cloruro ferrico sversato, nella notte tra il 13 e il 14 novembre, nel piazzale della ex Giorinox Spa, finito anche in quel caso nelle acque del Gobbia. Un corso d’acqua, adesso, osservato speciale.

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