Seimila borse spesa: dalla Caritas di Lumezzane aiuti per 11 tonnellate

Sono alcuni numeri dell’attività svolta nel 2022. A questi sono da aggiungere gli aiuti dati con lo sportello badanti e il centro di ascolto
Qui vengono preparate le borse spesa - © www.giornaledibrescia.it
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Seimila borse spesa, 130 accessi settimanali, 1.328 tessere prepagate e ben 11 tonnellate di alimenti distribuiti utilizzando 90 volontari che hanno donato 3.920 ore di lavoro. Sono solo alcuni numeri dell’attività della Caritas di Lumezzane nel 2022. A tutto questo sono infatti da aggiungere lo sportello badanti, che ha avuto 272 contatti con 128 richieste e 144 disponibilità, e il centro di ascolto, che ha svolto 561 colloqui con quattro operatori.

Dietro a ogni numero ci sono naturalmente persone che cercano di superare le difficoltà e coloro che le aiutano a farlo. «Chi si rivolge alla Caritas - riferiscono i responsabili valgobbini - ha quasi sempre problemi di lavoro. L’87% è disoccupato, il 5% un lavoro ce l’ha, ma lo stipendio è troppo basso. Poi ci sono problemi relativi all’affitto e alle bollette, oppure alle spese di mantenimento per la ex moglie e i figli. La situazione si aggrava quando alla perdita del lavoro si abbina la solitudine».

Competenze

Sulla popolazione anziana e sugli stranieri, ma anche su coloro che hanno un basso titolo di istruzione, può incidere negativamente la scarsa competenza digitale: «Appare importante - continuano i responsabili della Caritas di Lumezzane - che alle misure di supporto siano collegati percorsi di sostegno alla persona nel miglioramento delle proprie competenze».

Nel caso della povertà alimentare «questo significa che gli interventi non si esauriscono con la distribuzione di un pacco: sempre più sarà richiesta un’attivazione delle persone che usufruiscono del supporto. Saranno necessari percorsi di accompagnamento orientati alla costruzione di consapevolezza, che spingono le persone a prendere maggior cognizione della loro situazione. Un intervento tipico, in questa direzione, è quello dell’educazione finanziaria, che rende possibile la presa di coscienza della propria dimensione».

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