Più piste da sci, niente pale eoliche: il Maniva del futuro prende forma

Nell’Accordo di rilancio del comprensorio valtrumplino ridotte le volumetrie per lo sviluppo turistico-alberghiero
Lo Chalet Maniva immerso in un paesaggio imbiancato - Foto © www.giornaledibrescia.it
Lo Chalet Maniva immerso in un paesaggio imbiancato - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il futuro del Maniva e della gestione delle strade che collegano Collio a Bagolino dev’essere sostenibile sia economicamente, sia da un punto di vista ambientale. È quanto è emerso l’altroieri in Broletto: le Amministrazioni comunali di Collio e Bagolino hanno incontrato il Consiglio provinciale per discutere alcune modifiche da apportare all’Accordo di programma per il rilancio del comprensorio sciistico, la cui prima stesura risale al 2017.

L’ultima versione del documento (che tiene conto anche del più recente Patto territoriale per lo sviluppo economico, ambientale, sociale e della mobilità del territorio montano del Maniva finanziato dalla Regione con 12 milioni e mezzo) prevede alcune significative novità, a partire dalla riduzione da 35 a 15 mila metri cubi delle volumetrie per lo sviluppo turistico-alberghiero in zona Bonardi, nel territorio di Collio. Su Bagolino, in zona Chalet Maniva, sono invece stati confermati i 5 mila metri cubi previsti precedentemente, ma con un cambio di destinazione: non più residenziale ma turistico alberghiero che, secondo alcune valutazioni, sarebbe più consono al potenziamento dell’indotto locale.

Cosa cambia

In fase di aggiornamento ha subito invece uno stralcio l’ipotesi iniziale di installare quattro pale eoliche per la produzione di energia. «È stata una decisione dolorosa, specie in un momento come questo - spiega Stefania Anghilleri dello studio milanese Percorsi sostenibili, estensore della Valutazione ambientale strategica -, ma da un punto di vista paesaggistico le pale sollevavano alcune perplessità».

Confermata invece la realizzazione di nuove piste da sci, ma con un accorgimento: verranno privilegiati i collegamenti, le strade e i sentieri già presenti ma non transitabili, senza quindi andare a sfruttare nuove aree vergini. Un piano «improntato alla razionalizzazione - sottolinea Anghilleri - e alla sostenibilità ambientale» alla cui approvazione ha fatto da margine la richiesta, da parte delle Amministrazioni comunali di Collio e Bagolino, che le strade di collegamento con il comprensorio, nello specifico la Bagolino-Maniva e la Collio-Anfo Baremone, vengano prese in gestione completa dalla Provincia. «I costi sono troppo alti per le casse comunali - spiega il sindaco di Collio Mirella Zanini -. Parliamo di vie che hanno una rilevanza turistica non indifferente».

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