Moto lungo le Coste: dalla Prefettura misure contro la velocità

Raccolto l’appello dei sindaci dopo che la strada è stata bloccata per varie cadute
Una moto caduta sulle Coste - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo la segnalazione che aveva il sapore della denuncia dei sindaci dei comuni di Agnosine, Odolo, Vallio Terme e Caino che hanno sollevato al Prefetto di Brescia la situazione di allarme causata dall’eccesso di velocità dei motociclisti sul tratto di strada SP. 237 - noto come «Coste di Sant’Eusebio» - la Prefettura ha preso posizione.

I sindaci lamentavano i disagi dovuti al bloccaggio della strada a causa dei continui incidenti e delle cadute dei motociclisti che impegnano i tratti dei tornanti incuranti della sicurezza propria ed altrui. La questione era già stata affrontata dalla prefettura nel 2019 quando, a seguito di una serie di studi mirati e di un periodo di appostamenti da parte delle Forze dell’Ordine statali, provinciali e locali, furono installati dei dissuasori di velocità elettronici sul percorso. L’iniziativa portò a far rilevare da parte dell’Amministrazione Provinciale ben 9.348 contestazioni solo nel 2021. Nel 2020 il traffico fu quasi sempre interdetto alla circolazione per effetto delle limitazioni Covid.

Considerata, tuttavia, la presenza del grave fenomeno, la Prefettura con la Polizia Stradale e la Polizia Provinciale sta verificando l’idoneità di ulteriori iniziative per debellare il fenomeno, anche attraverso un incremento o un diverso posizionamento degli autovelox. Il prefetto Attilio Visconti ha disposto che sarà attivato un tavolo di coordinamento con la Provincia e con il sindaco di Polaveno per aggiungere strumenti di controllo sul territorio di competenza del Comune, impegno già assunto due anni fa tra Provincia e sindaco competente, posposto per dare priorità alle «Coste di Sant’Eusebio» e che ora il Prefetto richiede alle autonomie locali per garantire sicurezza.

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