Marcheno, Buonanno: «Nesso temporale tra le due sparizioni»

Le parole del procuratore capo dopo il sopralluogo nella fonderia Bozzoli
  • Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
    Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
  • Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
    Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
  • Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
    Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
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    Il procuratore capo Buonanno a Marcheno
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La morte di Giuseppe Ghirardini e la scomparsa di Mario Bozzoli hanno per il momento solo un «collegamento temporale». Diverso sarebbe se si accertasse che Ghirardini è stato ucciso. Lo ha affermato il procuratore capo Tommaso Buonanno, che si occupa dell’inchiesta sulla sparizione dell’imprenditore e sulla morte dell’operaio addetto al forno, al termine del sopralluogo alla fonderia Bozzoli, l’azienda di famiglia, di cui l’imprenditore è titolare insieme al fratello. 

Secondo il procuratore, il collegamento tra la morte di Gherardini e la sparizione di Mario Bozzoli «avrebbe assunto un significato indiziario forte se avessimo acquisito elementi che questi sia stato assassinato».

Una certezza che al momento non si ha, anzi non si esclude neanche che l’uomo, il cui corpo è stato trovato senza vita, domenica scorsa, sulla sponda di un torrente a Ponte di Legno, abbia avuto un malore e sia morto per cause naturali.

«I risultati dell’autopsia - ha spiegato il procuratore Buonanno - sono parziali e al momento non si può dire con certezza se si tratti di morte violenta o di morte naturale». 

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