Lumezzane: da operai a provetti pasticcieri

La storia dei fratelli Tonesi, ex dipendenti della Frabosk, ora pasticcieri a Gazzolo dopo notti passate a studiare ricette.
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Dalle trance ai pasticcini. Non sarà deamicisiano come «Dagli Appennini alle Ande», storia sicuramente più «ruvida», ma pure aderente ai poco romantici tempi in corsa.
I fratelli Tonesi - Daniele, Francesco e Stefano - oggi conducono la più ampia pasticceria di Lumezzane, nella frazione di Gazzolo. Un traguardo agli inizi non preventivato. Francesco e Daniele, infatti, erano dipendenti della Frabosk, la storica azienda di articoli casalinghi di Sant'Apollonio. Erano addetti alle trance, un lavoro duro e pericoloso se non si mantiene costante attenzione. Francesco, però, coltiva la passione per la pasticceria (da confezionare, non da... consumare) e la sera, per quanto la fatica sia pungente, incomincia a frequentare corsi regionali per pasticcieri.

A sua volta Daniele, come dopolavoro serale, presta la sua opera in vari locali pubblici, inseguendo la passione di barman. Il più giovane, Stefano, appena dopo le medie, frequenta la Scuola Bottega nella frazione Premiano di Sant'Apollonio, ovviamente per corsi di pasticceria. Daniele lavorava ormai da dieci anni alla Frabosk, Francesco da otto, ma continuavano ad assecondare la loro passione serale.
Stefano, a scuola terminata, trova lavoro nelle pasticcerie lumezzanesi. Si fa le ossa, finché capita l'occasione per dare corpo a quello che poi si era fatto preciso disegno: la storica pasticceria Scolari è in vendita. I tre fratelli non lasciano scorrere l'occasione e l'acquisicono. Un cambio di vita inimmaginabile qualche tempo prima.
Ecco quindi il nuovo locale, scelto con un criterio che ha pagato e paga, a partire dalla dislocazione a Gazzolo, dove non esiste altro... concorrente.

Poi un ambiente ampio, un grande bar, un terrazzo estivo e un comodo parcheggio sul fronte del negozio. Così, Stefano e Francesco, in laboratorio, diventano i materiali facitori delle leccornie zuccherate. Daniele, invece, è il barman attento, ben coadiuvato da Veronica e, nei fine settimana, quando la richiesta aumenta, da altre due ragazze. Quest'estate la pasticceria è divenuta anche gelateria. L'ambiente - ben disposto e accogliente - viene frequentato dai lumezzanesi delle più lontane frazioni e (quasi incredibile) anche da abitanti della Valle di Sarezzo, spezzando così una ferrea tradizione che vuole mai in risalita i trumplini al di sotto di Lume.

I Tonesi sono soddisfatti del lavoro che offre opportunità di tranquilla economia a tre famiglie. La clientela? «Ama la pasticceria tradizionale - ricorda Stefano - le torte mille foglie, Saint Honoré, Chantilly, soprattutto quelle al cioccolato, e il cioccolato stesso». Le trance sono un ricordo mai perduto, sfumato solo dalla soddisfazione di prendere per la... gola quanti s'accostano alla pasticceria Tonesi.
Egidio Bonomi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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