Le malghe rivivono grazie a due volontari

Mario Poli e Sergio Sassi avevano iniziato per soldi ma scaduto il contratto hanno voluto continuare
Il riconoscimento. Mario Poli e Sergio Sassi, premiati alla Festa dell’ospite
Il riconoscimento. Mario Poli e Sergio Sassi, premiati alla Festa dell’ospite
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Che i bresciani siano dei lavoratori infaticabili non è di certo una leggenda, come non lo è anche l’esistenza di una ricchissima rete di volontari disposti a fare i salti mortali per il bene della collettività. Il sodalizio di questi due aspetti della brescianità ha casa a Bovegno, dove per circa un anno Mario Poli e Sergio Sassi hanno lavorato gratuitamente per sistemare le malghe comunali e le strade che le raggiungono.

Il riconoscimento. I due sono stati premiati con delle targhe dal sindaco Manolo Rossini ieri sera nel corso della tradizionale Festa dell’ospite. «Ce ne vorrebbero di persone così - ha sottolineato il primo cittadino -, che prendono a cuore senza alcun riconoscimento economico ciò che è pubblico e, quindi, di tutti i cittadini».

La storia. La bella storia di volontariato di Poli e Sassi ha avuto inizio circa due anni fa, quando in realtà i due, essendo in mobilità, sono stati reclutati mediante l’ufficio per l’impiego con il quale il Comune di Bovegno ha una convenzione. «Il primo anno ricevevano un indennizzo dall’Inps a fronte di un tot di ore di lavori sul territorio - spiega Rossini -, ma poi, una volta scaduto questo tipo di contratto, ci hanno chiesto di poter proseguire gratuitamente per portare a termine i lavori avviati durante l’anno precedente». L’Amministrazione ha accettato di buon grado questa proposta, che ha consentito ai due di portare a termine nelle vesti di volontari una serie di interventi nelle malghe Muffetto, Gardino, Vestone, Poffe e Pile. Nel concreto Sassi e Poli hanno ristrutturato porcili, fontane e portici delle strutture di montagna. Insieme ad alcuni mandriani, malta e cazzuola alla mano, hanno sistemato le strade costruendo steccati e realizzando piazzole ai lati.

Le convenzioni. Tramite la convenzione con l’ufficio per l’impiego negli ultimi 10 anni a Bovegno hanno lavorato molte persone a costo zero per il Comune. Poco più di un anno fa Rossini e la sua squadra hanno inoltre firmato una convenzione analoga anche con la Prefettura, che consente a chi è stato condannato, ma può beneficiare della pena sostitutiva, di svolgere lavori socialmente utili. Fino ad ora sono state due le persone impegnate sul territorio tramite questa convenzione. Un’ulteriore risorsa che ha consentito ristrutturare alcuni immobili, posare nuove panchine e realizzare un bagno nel magazzino comunale.

 

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