Ladri nella Casa delle Associazioni: danni alla sede dell’Avis

I malviventi nel weekend sono passati dall’entrata secondaria e poi fuggiti con due pc e pochi spiccioli
FURTO NELLA CASA DELLE ASSOCIAZIONI
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Si sono introdotti furtivamente all’interno durante il fine settimana. Una volta dentro si sono impossessati di un paio di computer portatili, alcune medagliette e pochi spiccioli. Ma a fronte di un bottino relativamente misero, hanno gravemente danneggiato porte e infissi.

È stata una sorpresa davvero spiacevole quella che si è presentata davanti agli occhi dei volontari dell’Avis di Villa Carcina, i quali lunedì sera si sono recati nella loro sede, che si trova all’interno della Casa delle Associazioni di via Marconi per la consueta riunione settimanale. La scoperta. Una volta entrati nell’edificio, infatti, gli avisini si sono trovati di fronte una scena inaspettata quanto sconfortante: porte forzate e oggetti sparpagliati, opera di ladri introdottisi all’interno con la forza per portarsi via un bottino, rivelatosi tuttavia assai misero.

La struttura, ex sede comunale, ospita dal 2013 numerose associazioni che operano sul territorio comunale, le quali si riuniscono regolarmente e utilizzano gli spazi come uffici e sale di ritrovo: qui viene infatti generalmente conservato e stipato tutto il materiale necessario alla loro attività, ma mai niente di valore. 

Ora si aspettano le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto e forse qualche aiuto in questo senso potrà venire dalle telecamere di sicurezza poste all’esterno dell’edificio. L’unica cosa certa, per ora, è che qualcuno si è introdotto nella Casa delle Associazioni passando per un’entrata secondaria posta sulla vicina via Zanardelli.

«Probabilmente i ladri si sono fatti attrarre dall'idea che ci fosse all'interno della Casa un numero maggiore di computer, oppure la cassa di qualche associazione - conclude Cadei -, tuttavia nessuna delle realtà ospitate, a parte qualche medaglia o trofeo e molti documenti, detiene oggetti di grande valore. Una nota positiva, che interesserà i cittadini, è che comunque nessun dato personale verrà trafugato, perché i due pc portatili dell’Avis che sono stati sottratti erano comunque protetti da password e difficilmente potranno essere utilizzati».

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