La storia di Francesca, biologa che studia per uscire dall’ombra

La 34enne di Nave è affetta da una patologia rara che le impedisce di esporsi alla luce del sole
Francesca Granata al Policlinico milanese - © www.giornaledibrescia.it
Francesca Granata al Policlinico milanese - © www.giornaledibrescia.it
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La scienza sostiene che il sole sia vita. Ma per lei quell’enorme palla infuocata non è altro se non fonte di un dolore che può scatenare reazioni «tanto forti da farti piangere». Questo, tuttavia, non l’ha mai ostacolata nel corso della sua esistenza: al contrario, ha messo tutte le sue capacità e il suo tempo nelle mani della ricerca per cercare di trovare una cura alla patologia rara che, oltre a lei, affligge altre 198 persone in Italia.

La storia della navense Francesca Granata, oggi ricercatrice al Policlinico di Milano, va raccontata perché questa ragazza di 34 anni è un esempio di tenacia e di amore per la vita. La malattia di cui soffre, la Protoporfiria Eritopoietica, è genetica e consiste in una fotosensibilità molto grave che le creme solari non possono prevenire: l’esposizione al sole anche solo per poco tempo causa nel soggetto forte bruciore, dolore e prurito.

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