Incendio, sette persone intossicate

A Lumezzane il rogo si è sviluppato nello scantinato di una palazzina di via Montini A generarlo il malfunzionamento di una lampada utilizzata per «scaldare» un serpente
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LUMEZZANESette persone sono rimaste intossicate in seguito a un incendio scoppiato intorno alle 13 di ieri in una palazzina di via Montini a Lumezzane. L'incendio è partito dallo scantinato ed il fumo ha rapidamente invaso la tromba delle scale, mentre alcuni inquilini dello stabile cercavano di spegnere il fuoco.
Tre persone, Fabrizio Bossini (Bossa, della famiglia dei Panciogo) ed i figli Giorgio e Francesca, sono state portate alla clinica Città di Brescia e sottoposte a trattamento iperbarico, mentre le altre quattro (Maurizia Bonelli, moglie di Fabrizio, Claudio Gnutti, Luisa Bossini e il piccolo Giacomo Gnutti, battezzato lo scorso 2 ottobre) sono state ricoverate all'Ospedale Civile di Brescia.
L'incendio è stato innescato, stando alle ricostruzioni dei Vigili del fuoco di Lumezzane e Gardone Valtrompia, intervenuti insieme ai Carabinieri della stazione locale e di quella di Gardone ed ai mezzi della Croce Bianca di Lumezzane e dei volontari di Villa Carcina, unitamente all'automedica di stanza in Valgobbia, da un malfunzionamento di una lampada ad infrarossi dotata di temporizzatore e termostato.
Questa era utilizzata per scaldare un serpente, sembra un pitone, custodito in una teca nello scantinato. Ed il rettile è stato l'unica vittima dell'incendio. Il fuoco ha immediatamente attecchito, distruggendo tutto il contenuto della stanza. Sopra lo scantinato si trovano due appartamenti. Al primo piano abita la famiglia di Fabrizio Bossini, sopra quella di Claudio Gnutti. La stanza immediatamente sopra allo scantinato è stata dichiarata inagibile; per ragioni di sicurezza è stata fatta intervenire un'impresa edile che ha collocato dei sostegni al soffitto-pavimento.
La famiglia Bossini, dei «Pancioco» a cui appartengono le persone coinvolte, così come Claudio Gnutti, piccolo artigiano titolare della Ser-Tec servizi tecnologici, sono molto conosciuti in Valgobbia. Fabrizio, è stato per tanti anni impegnato nel mondo sportivo difendendo i colori del Lumezzane Calcio.
Fortunatamente l'incendio non ha determinato conseguenze molto gravi alle persone, ancorché abbiano dovuto ricorrere alle cure dei medici. Naturalmente quanto accaduto ha aperto anche il dibattito sulla tenuta di animali esotici nelle abitazioni.
Angelo Seneci

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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