In Guglielmo, al Redentore «come il giovane Montini»

Una cinquantina i fedeli che in mattinata hanno preso parte alla Messa celebrata al Redentore in omaggio a Paolo VI
  • I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
    I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
  • I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
    I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
  • I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
    I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
  • I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
    I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
  • I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
    I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
  • I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
    I fedeli raccolti al Redentore nel segno di Paolo VI
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Testimoni della fede bresciana a Roma come sulla vetta del Guglielmo. Là, dove lo stesso Giovanni Battista Montini saliva da ragazzo accompagnato dalla mamma, Giuditta Alghisi. Al Redentore. Luogo secolare di fede per il quale il futuro papa Paolo VI, domani santo, aveva una particolare predilezione, come ricordato da don Lorenzo Pedersoli, parroco di Zone, che questa mattina alle 11 ha officiato la Messa in omaggio al pontefice bresciano, alla vigilia della sua canonizzazione.

Una cinquantina i fedeli che in mattinata sono saliti su una delle cime più amate della Valtrompia e di tutto il Bresciano per raccogliersi in preghiera in un luogo privilegiato per elevazione e spiritualità, oltre che per la bellezza del panorama, pervaso di quella luce in cui Paolo VI confidava di poter vivere oltre la sua morte terrena. 

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