Il tiro a segno si cimenta nel biathlon estivo e fa subito centro

Domenica a Sarezzo la terza gara nazionale di target sprint, nuova disciplina olimpica
La disciplina unisce la corsa di mezzofondo e tiro con la carabina monocolpo - © www.giornaledibrescia.it
La disciplina unisce la corsa di mezzofondo e tiro con la carabina monocolpo - © www.giornaledibrescia.it
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La patria della tradizione armiera sarà ancora una volta protagonista alle Olimpiadi. Oltre a fornire i fucili agli atleti delle discipline di tiro, all’edizione 2020, che si terrà a Tokyo, il paese di Gardone si ritaglierà un ulteriore spazio.

Il tiro a segno nazionale presieduto da Emilio Bertella è infatti il primo centro in Lombardia e uno tra i primi dieci in Italia ad avere introdotto la specialità del target sprint, conosciuta anche con il nome di biathlon estivo, che è stata ammessa alla prossima rassegna a cinque cerchi. Questa disciplina, che l’Issf (International shoting sport federation) ha ufficialmente deciso di promuovere nel 2016, consiste in una corsa di mezzofondo unita al tiro con la carabina monocolpo ad aria compressa, sulla falsariga del biathlon invernale, con il fucile ma senza sci.

L’obiettivo consiste nel portare a termine il percorso colpendo tutti i bersagli e correndo nel minor tempo possibile. Attualmente nella struttura di Gardone la possibilità di cimentarsi nel target sprint è aperta a persone d’età compresa tra i 12 e i 60 anni suddivisi in varie categorie e il tiro a segno ha investito per l’acquisto di sei carabine e di cinque bersagli realizzati ad hoc.

«Gli atleti che si stanno allenando attualmente sono nove - spiega il presidente Bertella -. Unire due sport diversi come il tiro e la corsa rende il target sprint uno sport affascinante, che sono sicuro attirerà sempre più persone». Perché il biathlon estivo richiede effettivamente diverse abilità e un allenamento trasversale: chi lo pratica, infatti, deve correre per 400 metri e fermarsi alle tre postazioni di tiro presenti lungo il percorso per sparare e centrare il bersaglio.

Una scelta che sta già dando i primi frutti: «Quest’anno - racconta il presidente - ci hanno assegnato l’organizzazione della terza gara nazionale del campionato di target sprint, che avrà luogo domenica al campo sportivo Redaelli di Sarezzo con numerosi atleti provenienti da tutte le regioni d’Italia. Per noi è un onore ospitare quest’evento, che mette in risalto il lavoro svolto». La gara servirà a selezionare gli atleti che parteciperanno al campionato del mondo a Seul in Corea del Sud. L’aver introdotto il target sprint tra le attività del poligono è un segno di rinnovamento per il Tiro a segno nazionale di Gardone, che può vantare una lunga storia alle spalle e 500 iscritti. Il centro fu infatti fondato nel 1883 e nel corso degli anni si è ampliato con la realizzazione del poligono. Attualmente la struttura è aperta a tutti, dai 10 anni in su, e dispone di venti istruttori. I suoi atleti partecipano con successo alle competizioni con pistole e carabine di tutti i calibri.

 

 

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