Il Grande fratello dell’alta Valle: ecco la rete di videocamere

L’Unione dei Comuni ha presentato un progetto da 200mila euro Ora si attende l’ok di Roma
Occhi elettronici. Si punta a rendere più sicuro il territorio
Occhi elettronici. Si punta a rendere più sicuro il territorio
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Una rete di occhi elettronici per monitorare l’alta Valle e tenere sorvegliati due dei valichi più importanti: quello verso la Valsabbia e quello verso la Valcamonica presenti sul territorio di Collio. Il progetto c’è, ora manca il finanziamento: «Lo scorso giovedì in prefettura ho ricevuto l’ok dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica - spiega il primo cittadino di Collio Mirella Zanini -, ora non ci resta che attendere il lasciapassare definitivo da Roma per poter avere accesso al contributo».

La proposta. Il progetto presentato ha un valore di oltre 200mila euro ed è stato proposto dall’Unione dei Comuni dell’alta valle composta da Collio, Tavernole e Marmentino (anche se quest’ultimo non ha aderito all’iniziativa delle telecamere) presieduta dal sindaco Zanini. Nel concreto si tratterebbe di andare a posizionare complessivamente 20 telecamere su quasi tutto il territorio dell’alta valle, in modo da avere una copertura pressochè completa. Gli occhi elettronici sarebbero distribuiti non solo sui territori di Collio e Tavernole ma anche su quelli dei vicni Bovegno, Irma e Pezzaze, che hanno fatto richiesta aggregandosi all’Unione. L’obiettivo è di collocare i portali nei punti maggiormente strategici, ovvero all’entrata dei vari paesi, in modo da avere sotto controllo le strade principali e, con questo, garantire maggiore sicurezza. Non solo: mediante questi dispositivi le forze dell’ordine potranno pizzicare eventuali veicoli sprovvisti di assicurazione e revisione o individuare auto rubate. Di rilevanza strategica saranno poi anche i portali installati al passo Crocedomini per il collegamento con la Valcamonica e sulla strada che collega Collio a Bagolino, ad Anfo e al Baremone.

Le esigenze. «Essendo Collio l’ultimo paese della Valle, ritengo ci sia bisogno di avere una maggiore sicurezza, che può essere data dalle telecamere - spiega Mirella Zanini - anche alla luce di recenti episodi per i quali i carabinieri hanno dovuto fare affidamento sugli impianti di videosorveglianza di alcuni privati per svolgere le loro indagini». Se la richiesta di contributo avanzata al Governo dall’Unione dei Comuni dell’Alta valle insieme a Bovegno, Irma e Pezzaze dovesse andare in porto quasi tutto il territorio della Valtrompia risulterebbe coperto da varchi per il controllo dei passaggi dei mezzi sulle strade. Lo scorso gennaio anche Gardone ha provveduto a installare due portali sul confine con Marcheno, uno sulla Strada provinciale 345 l’altro in via Madonnina. Sarezzo è a sua volta coperto, ma non del tutto: all’appello manca ancora la zona di via Seradello, che costituisce un possibile punto di fuga sprovvisto di controlli.

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