Forno fusorio, i fondi regionali fanno cambiare il riscaldamento

Estate di lavori: obiettivo rendere efficiente l’antico edificio. Nuovi serramenti e impianto di aerazione
Il museo. Il Forno risale al Medioevo ed è divenuto centro di cultura
Il museo. Il Forno risale al Medioevo ed è divenuto centro di cultura
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C’è un’altra pioggia di fondi regionali in arrivo per il museo del Forno fusorio, una delle ex cattedrali del lavoro più antiche e affascinanti della provincia. Dal Pirellone sono in arrivo 250mila euro, che sommati ai 30mila sborsati dal Comune di Tavernole consentiranno di effettuare sulla struttura un corposo intervento di riqualificazione energetica.

Nel 2017 il Forno, che aderisce al Sistema museale della Valtrompia coordinato dalla Comunità montana, è stato teatro di alcuni interventi per la valorizzazione del comparto agricolo, zootecnico e agroalimentare della Valle. L’operazione è costata 68.500 euro (44mila euro frutto di un finanziamento regionale e 24.500 dal Comune) e ha consentito, oltre che di mettere mano agli impianti, anche di sistemare la sala conferenze con l’installazione di un videoproiettore, di una videocamera per le chiamate via Skype e l’aggiunta di tende oscuranti.

Da fine giugno. Dopo i lavori sui contentuti ora tocca all’involucro: a partire dalla fine di giugno le porte del Forno fusorio verranno chiuse al pubblico per lasciare spazio alla ditta Cme di Modena, che si è aggiudicata il bando approntato dall’Unione Comuni dell’Alta Valle (di cui Tavernole fa parte insieme a Collio e a Marmentino). Le condizioni dell’edificio non sono efficienti dal punto di vista energetico: basti pensare che il riscaldamento è garantito da tre caldaie ormai obsolete, che consumano tanto e rendono poco e verranno perciò sostituite. Un discorso analogo interessa il sistema di aerazione, ugualmente da rivedere. Critica anche la situazione dei serramenti in legno, che saranno sostituiti da vetrate con telai in ferro. Sarà addirittura rifatto l’intero tetto, che consentirà di avere una copertura con materiale isolante. Ultimo, ma non per importanza, l’intervento sui corpi illuminanti: le vecchie lampade saranno sostituite con nuove luci funzionanti con tecnologia a Led. I lavori di riqualificazione prenderanno avvio nelle prossime settimane e a partire da lunedì 18 giugno le porte del Forno verranno perciò chiuse al pubblico.

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