Federica, Belfast e il mascarpone made in Brescia

“Brescia domina anche a Belfast!” è questo il commento esultante di Federica, una ventiseienne di Bovezzo che lo scorso maggio si è trasferita in Irlanda del Nord per lavoro. E proprio lì, al St. George’s Market di Belfast, ha trovato…il mascarpone della Centrale del Latte di Brescia.
Ma, nonostante l’inevitabile nostalgia nel vedere un prodotto nostrano a chilometri di distanza da casa, Federica non si è pentita della sua scelta. Una decisione coraggiosa, certo, ma che le ha portato sicurezze che qua non riusciva a trovare. Almeno da un punto di vista professionale.
Dopo la laurea in scienze infermieristiche all’Università degli studi di Brescia, ha inviato il curriculum alla Four Seasons Health Care, una delle più grandi compagnie del Regno Unito per la cura della salute e per i servizi sociali. Superato un primo colloquio via Skype, circa un anno fa, Federica e la sua compagna di corso Francesca sono andate a Bologna, per essere valutate dai manager dell’azienda. Durante questo incontro è stato chiesto loro se avessero richieste particolari e l’unico vincolo che le due ragazze hanno posto è stato lavorare nel medesimo luogo. La sera stessa, Federica e Francesca hanno ricevuto una mail, con la risposta: erano state prese dalla società per un lavoro a tempo indeterminato, con sede ancora da definirsi.
Il 14 maggio 2014 le due giovani hanno lasciato la città in cui sono nate e cresciute, per trasferirsi a Donaghadee, vicino a Belfast. Dal giorno seguente, hanno iniziato a lavorare come infermiere, per dodici ore al giorno, nell’unità di Nursing Dementia.
“All’inizio – racconta Federica – è stata dura con la lingua, perché i nord-irlandesi hanno un accento molto marcato e stretto, ora però, a distanza di sei mesi, non ho più alcun problema. Qui mi trovo molto bene, sono tutti gentili e disponibili e anche il collegio Ip.as.vi, di cui sono membro, si è tenuto sempre in contatto con me, per informarsi su come stesse procedendo la mia esperienza”.
Un coraggio e, al tempo stesso, una necessità le molle che spingono molti giovani a trasferirsi all’estero: “Non è stato facile lasciare tutto e tutti - confessa Federica - specialmente la famiglia e il fidanzato, ma adesso ho un posto di lavoro fisso e uno stipendio superiore a tanti colleghi italiani. Certo, se le cose cambiassero tornerei in Italia. Di Brescia mi mancano soprattutto le passeggiate in centro: è proprio una bella città”.
Chiara Daffini
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato