Corruzione negli appalti a Concesio: dopo la condanna arriva il sequestro da oltre 780mila euro

La Polizia ha rintracciato e bloccato i beni dell’ex tecnico comunale del comune, Riccardo Gardoni
Il Palazzo di Giustizia di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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I fatti risalgono al periodo tra il 2014 e il 2018. La condanna è diventata definitiva nel 2022 e, nei giorni scorsi, la Divisione Anticrimine della questura di Brescia ha eseguito nei suoi confronti un provvedimento di sequestro anticipato finalizzato alla confisca di depositi, titoli, monili ed orologi per un valore complessivo di oltre 780mila euro.

La vicenda è quella della corruzione contestata all’ex tecnico comunale di Concesio Riccardo Gardoni, accusato dalla Procura di aver costituto un sistema per pilotare gli appalti che girava in cambio di bustarelle. Era accusato di corruzione e turbativa d’asta: secondo la Procura affidava appalti ad una ristretta cerchia di imprenditori, in cambio di un tornaconto personale. Denaro che avrebbe costituito un tesoretto di 800mila euro, somma di cui si è tornati a parlare in questi giorni.

La Questura scrive infatti che di aver trovato «una notevole sperequazione tra redditi leciti e fonti di reddito non rintracciabili, con versamenti di ingenti somme di denaro in contante sui conti correnti a partire dal 1984. È stata quindi delineata una situazione di accumulo di proventi illeciti pari a circa 461mila euro». La somma è stata poi investita e ha «generato ulteriore utile di 273.000 euro a cui è stato sommato il valore nominale di monili, gioielli e orologi preziosi reperiti, sempre senza giustificato motivo, nella disponibilità del funzionario pubblico».

Polizia e Procura sono anche convinte della «necessità e urgenza della decisione in sede cautelare, stante il concreto ed attuale pericolo di dispersione dei beni di cui il tecnico comunale ha diretta o indiretta disponibilità, ritenuto fondato il rischio di una cessione degli stessi a terzi». Una posizione «ritenuta pienamente condivisibile dal Tribunale Ordinario di Brescia che ha disposto il sequestro anticipato ed urgente dei beni (...) affidando ad un amministratore giudiziario la custodia dei beni stessi».

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