Claudio e Alessandro, parte dal Maniva il giro del mondo a piedi

Boni e Vaglia, 46 e 51 anni, puntano a percorrere ben 75.000 chilometri in 4.500 giorni di cammino (circa 12 anni)
Da sinistra Claudio Boni e Alessandro Vaglia
Da sinistra Claudio Boni e Alessandro Vaglia
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Il loro viaggio non ha una meta perchè la meta è il viaggio in sè. E quanto tempo richiederà e quali peripezie dovranno affrontare, questo potranno scoprirlo solo strada facendo. All’inizio della settimana il cinquantunenne Alessandro Vaglia di Idro e il quarantaseienne Claudio Boni di Vestone hanno salutato le rispettive famiglie e gli amici per iniziare la più grande avventura delle loro vite: un giro a piedi intorno al mondo che, nei loro programmi, dovrebbe durare oltre dodici anni.

I due, entrambi appassionati di arrampicata e di alpinismo, si sono conosciuti tre mesi fa: Claudio ha aiutato Alessandro a tornare in forma. Entrambi stavano affrontando un periodo difficile e, all’inizio come semplice pour parler, hanno buttato lì il proposito di partire. Col tempo la burla si è trasformata in un progetto concreto, che i due stanno documentando con immagini e video sulla pagina Instagram dietro.i.nostri.occhi.

«L’idea - spiegano - è di percorrere 75.000 chilometri in 4.500 giorni, ovvero portare a termine l’impresa con 45 giorni di anticipo su quello che è il record del mondo. Se ci riusciremo bene, altrimenti avremo comunque realizzato un sogno che avevamo nel cassetto da sempre». Zaino in spalla, Claudio e Alessandro sono partiti da Idro martedì scorso diretti verso il Maniva. Con sè non hanno tende, bensì un semplice sacco a pelo a testa. «Dormiremo nei rifugi, nelle chiese, oppure all’aperto e, se proprio ce ne sarà bisogno, alloggeremo in strutture come bed & breakfast - raccontano -. L’unica certezza è che vogliamo camminare ed esplorare e l’unico mezzo di trasporto che abbiamo previsto al momento è la nave per attraversare l’oceano».

Subito dopo la partenza la coppia di amici ha pernottato alla capanna Tita Secchi per poi raggiungere il Passo Maniva, dove la famiglia Rambaldini del Dosso Alto ha offerto loro la colazione come augurio di buon viaggio. Le prossime tappe? «Ci dirigeremo verso la Valcamonica - contiamo di fermarci a Breno -, poi proseguiremo alla volta di Lovere per raggiungere il Lago di Como e iniziare a salire verso la Francia, la Spagna e il Portogallo». Da qui i due abbandoneranno l’Europa e salperanno verso gli Stati Uniti.

Scesi dalla barca a vela, inizieranno un lungo cammino che dal Nord America li porterà verso sud passando per la Bolivia, il Perù e il Messico fino all’Isola di Pasqua. Nei loro piani, a questo punto, cambieranno un’altra volta continente e si sposteranno in Giappone. Poi in Cina e in Corea. «Accettiamo sponsor: non li cerchiamo, ma nemmeno li disdegnamo» affermano Claudio e Alessandro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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