Centrale a gas nella ex Stefana, a Nave è allarme

Il progetto lanciato a Nave dalla Duferco è oggetto di un'interrogazione presentata dal senatore Maffoni al ministro Costa
La centrale nella ex Stefana © www.giornaledibrescia.it
La centrale nella ex Stefana © www.giornaledibrescia.it
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Un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per chiedere che sia eseguita una valutazione dettagliata sul possibile collocamento di una centrale termoelettrica alimentata a gas naturale nell’area già industrializzata del Comune di Nave.

L’ha presentata il senatore bresciano di Fratelli d’Italia Gianpietro Maffoni, membro della Commissione Ambiente, prendendo così posizione rispetto all’ipotizzata realizzazione da parte di Duferco di un impianto all’interno dell’ex stabilimento Stefana di via Bologna.

Secondo Maffoni non solo «le istituzioni locali non sono state adeguatamente coinvolte», ma ad aggravare il tutto c’è il fatto che «stando ai dati diffusi da Legambiente nel 2018 nella città di Brescia sono stati superati i limiti giornalieri per le polveri sottili o per l’ozono e almeno 1.000 morti premature annue sono imputabili alle condizioni dell’aria nell’area urbana di Brescia».

L’ipotesi di una centrale sul territorio ha destato grande allarme nella Valle del Garza, dove tantissime persone si stanno dando da fare per presentare delle osservazioni al Ministero dell’Ambiente. In parallelo alcuni cittadini hanno creato dei comitati contro la realizzazione dell’impianto e nel week end c’è la possibilità che vengano allestiti degli stand per la raccolta di firme. È stata creata anche la pagina Facebook «Gruppo coordinamento e documentazione sulla centrale turbogas Nave».

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