Casa di riposo, porticato e nuove panchine per gli ospiti

A Bovegno, interventi alla Rsa San Giovanni, grazie anche alla manodopera dei consiglieri
BOVEGNO, NUOVO LOOK PER LA RSA
AA

La mentalità comune suggerisce che, quando si approda in una casa di riposo, la vita sia ormai praticamente finita. Le decine di palloncini fatte volare in aria lo scorso sabato alla Rsa San Giovanni in occasione dell’inaugurazione di alcuni lavori di ristrutturazione vogliono invece testimoniare esattamente il contrario. Ogni palloncino conteneva infatti un desiderio espresso dagli anziani ospiti (70 in tutto quelli ospitati nella struttura), che sono stati invitati tramite un progetto a riflettere sulle speranze e sulle cose belle del quotidiano che ancora la vita può dare a quell’età.

Il lancio dei palloncini ha impreziosito e rallegrato la cerimonia di inaugurazione di diverse opere messe in campo dal consiglio di amministrazione composto dalla presidente Monica Raza e dai consiglieri Riccardo Gatta, Costantino Rossetti e Ester Facchini. Tanto per iniziare il vecchio campo da bocce, ormai in disuso da tempo, è stato convertito in un porticato coperto (intitolato all’ex presidente della fondazione Giovanni Rabaioli) con tanto di fuoco.

L’intervento, reso possibile anche grazie alla manodopera prestata dagli stessi consiglieri, ha rimesso a nuovo una zona che «oltre a servire al relax dei nostri ospiti vogliamo mettere, su prenotazione, a disposizione di associazioni o gruppi di cittadini per feste o iniziative varie» ha spiegato Raza. Le mani del volontariato e dei benefattori è stata più che preziosa nell’opera di sistemazione approntata dal cda: al salottino del primo piano hanno trovato casa mobili nuovi comprati grazie alla lotteria della manifestazione «Natale in compagnia» dai gruppi alpini di Bovegno e Magno, dalla sezione valtrumplina dei bersaglieri, dalla Polisportiva Alta Valtrompia, dalla sezione bovegnese del Cai, dal locale gruppo di Protezione civile e dalle sezioni bovegnesi di Avis e Anmil

Una coppia, che preferisce rimanere anonima, ha donato panche in ferro battuto per gli spazi esterni ed è inoltre stata ripristinata la galleria fotografica con la storia della fondazione grazie ad una donazione fatta dalla famiglia Rizzinelli in ricordo della loro mamma, che è stata ospite della struttura. Messi a nuovo anche il percorso terapeutico e il giardino sensoriale. «A due anni dall’inizio del nostro mandato siamo riusciti a risollevare il bilancio, che da meno 52.000 euro è passato a più 25.000 - ha spiegato Raza -. Molto resta ancora da fare, nonostante in questi due anni abbiamo messo in campo una corposa opera di riorganizzazione e ristrutturazione degli spazi».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia