Cartiera salva: ok al progetto di depurazione

Approvato l’impianto in tempi utili. L’investimento è di 1 milione di euro
L’azienda. Sospiro di sollievo per la cartiera e i suoi lavoratori
L’azienda. Sospiro di sollievo per la cartiera e i suoi lavoratori
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È stata una corsa contro il tempo e irta di ostacoli ma, grazie all’appoggio del Comune, la cartiera di Nave e i suoi lavoratori sono salvi dal rischio di chiusura.

Ci sono voluti due anni e il superamento di tante difficoltà per consentire alla storica azienda di via Trento di munirsi di un impianto di depurazione delle acque in linea con le più recenti e stringenti direttive europee in materia di trattamento delle acque di scarico dell’industria chimica.

Qualora l’azienda non fosse riuscita a far approvare il progetto in tempo avrebbe dovuto chiudere i battenti. L’investimento da un milione di euro, che sarà a carico della cartiera, ha come obiettivo quello di modificare il ciclo produttivo, il quale attualmente è aperto: l’impianto utilizza l’acqua del Garza e poi la rilascia nuovamente nel fiume dopo averla depurata.

Dopo l’intervento l’acqua sarà utilizzata a ciclo parzialmente aperto, il che significa che «si tende a utilizzare meno acqua - spiega l’assessore all’Urbanistica Carlo Ramazzini - e a rimetterla poi in circolo dopo averla depurata con tecnologie sofisticate». Il coinvolgimento del Comune in questa faccenda dipendeva dal fatto che parte del terreno destinato a ospitare le vasche interrate (il piazzale dove ci sono i parcheggi) ricadeva in una zona soggetta a vincolo idrogeologico.

«In seguito a ripetuti sopralluoghi, eseguiti anche in presenza degli enti preposti, è stato constatato che questa soluzione non andrà a creare pericolo a danno del paese e degli abitanti», assicura Ramazzini. Il sindaco Tiziano Bertoli esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto e sottolinea come «nonostante sia stata una pratica complicata abbiamo voluto farcene carico perché non era un’esigenza solo dell’azienda, bensì anche dei lavoratori, dell’indotto e di tutto il territorio».

La cartiera guidata dalla famiglia Fenotti opera nel mercato cartario da oltre quarant’anni e dà lavoro a una cinquantina di persone impiegate, oltre che nella cartiera, anche nel settore della cartotecnica.

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