C’è chi va al Sud, chi al lago: la Valgobbia non chiude per ferie

La Valgobbia si sta preparando per… le ferie. Che per molti inizieranno alla fine della prossima settimana. A parte alcune aziende di grosse dimensioni, che chiuderanno nelle settimane centrali di agosto o solo a Ferragosto, pare che il trend rispetto agli anni passati non sia diverso.
«Dalle prime impressioni - osserva il nuovo sindaco Josehf Facchini -, non ci sono cambiamenti. Come di consueto la prima settimana potrà servire per rinfrescare le abitazioni o eseguire le pulizie nelle aziende. Poi almeno per due o anche tre settimana ci sarà la vacanza vera e propria. Chi lavorerà di più in questo periodo, soprattutto nella prima settimana, saranno i bancari: per chi è a casa le ferie rappresentano l’occasione per sedersi finalmente ad analizzare i propri conti, fare le valutazioni del caso, aggiornarsi sui prodotti. La prima settimana di agosto è quella in cui si incontrano persone… mai viste». Chi partirà per primo sono sicuramente i tanti meridionali, ormai le nuove generazioni, che approfitteranno per tornare al paese d’origine o a quello dei genitori. Disporre dell’abitazione degli avi non è cosa negativa, considerati i prezzi in vigore in agosto nelle principali località turistiche. Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia si riempiono insomma di gente che parla anche il lumezzanese.
Fabbriche. La stagione lavorativa è stata positiva e gli ordini in essere, da evadere in settembre, danno garanzia per una ripresa ancora robusta. Va detto che per fare fronte agli ordini, alcune aziende, quelle più aperte all’estero e i subfornitori a loro collegati, hanno aumentato i turni: difficile pensare di tenere aperto in agosto, come invece fanno nelle altre parti del mondo. Per onestà rispetto al passato qualcosa si è mosso. «Oggi - continua Facchini - la domanda ricorrente è dove vai in ferie. Almeno ad una settimana pochi rinunciano. Teniamo poi in considerazione che Lumezzane non si svuota totalmente, in quanto diversi hanno le casette sulle montagne locali e quindi tengono il contatto con il centro». Alcuni hanno l’appartamento al lago o in montagna e almeno a metà settimana un ritorno nella cittadina non manca mai. In passato lo facevano per controllare la posta ricevuta, oggi perché sentono la mancanza dei tradizionali luoghi. Che negli ultimi anni rispetto a 10 anni orsono, la situazione agostana sia cambiata lo confermano anche dall’Ufficio ambiente: i dati non fanno emergere in agosto una sostanziale differenza in termini di raccolta dei rifiuti. I fattori che incidono sulle quantità sono legati alla pulizia che viene fatta nelle aziende utilizzano il personale rimasto.
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