Bozzoli, il caso verso una svolta lontana dal forno di Marcheno

I consulenti escludono che l’imprenditore sia morto nella fonderia: il movente sarebbe legato a motivi economici
Mario Bozzoli
Mario Bozzoli
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Gli ultimi dubbi di chi indaga li ha fugati la consulenza più attesa. Quella firmata dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo. «Non è stata trovata alcuna traccia del passaggio di un corpo nel forno della Bozzoli». Poche righe per riscrivere definitivamente la dinamica di un giallo che a distanza di tre anni ancora non ha un colpevole.

«Stiamo lavorando, entro Natale potremnmo depositare gli atti e chiudere l’indagine» dice il Procuratore generale Pierluigi Maria Dell’Osso che nel marzo scorso ha avocato a sè l’inchiesta sulla scomparsa di Mario Bozzoli, datata 8 ottobre 2015 e nella quale sono indagati per omicidio volontario e distruzione di cadavere i nipoti della vittima, Alex e Giacomo Bozzoli, gli operai Oscar Maggi e il senegalese Abu. Bozzoli sarebbe stato ucciso per motivi economici e per contrasti sulla gestione della fonderia di Marcheno.

 

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