Boom di visite in miniera tra funi, ponti tibetani e salute

È un’annata ottima per le miniere della Valtrompia convertite in punti di memoria storica e luoghi ludico-ricreativi
Un ponte tibetano alla miniera Sant’Aloisio - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un ponte tibetano alla miniera Sant’Aloisio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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È un’annata ottima per le miniere della Valtrompia convertite in punti di memoria storica e luoghi ludico-ricreativi. La Sant’Aloisio di Collio e la Marzoli di Pezzaze hanno fatto il pieno di visitatori, a Ferragosto, ma non solo.

Il flusso di turisti, dal Bresciano ma non solo, è stato decisamente più abbondante rispetto agli scorsi anni: «Abbiamo registrato un più 45% rispetto al 2018, siamo molto soddisfatti» spiega Giada Rinaldi, coordinatrice dei due siti in capo alla società Ski Mine.

Oltre ai classici percorsi a piedi o sul trenino per scendere in compagnia di guide nelle viscere della terra, ad attrarre è stato anche il parco avventura della Sant’Aloisio, che consente di viaggiare all’interno delle imponenti strutture di superficie della vecchia miniera su ponti tibetani, funi, passerelle e scale a pioli. In crescita anche le richieste per gli ingressi di prova al centro speleoterapico che ha aperto i battenti lo scorso aprile alla Sant’Aloisio per la cura di alcune patologie respiratorie come l’asma bronchiale, l’allergia da fieno o pollini, riniti e laringiti croniche, bronchite cronica, sinusite cronica e l’enfisema polmonare.

 

 

 

 

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