Alghisi il 25 aprile a Caino: «Vicinanza al sindaco»

Per la prima volta un presidente della Provincia in visita in paese. Un gesto significativo alla luce delle minacce ricevute da Sambrici
Il Municipio di Caino - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il Municipio di Caino - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non sarà un 25 aprile come tutti gli altri a Caino: per la prima volta un presidente della Provincia si recherà in visita in paese. Un gesto carico di significato, soprattutto alla luce dello spiacevole episodio capitato al primo cittadino del comune valtriumplino Cesare Sambrici, che negli scorsi giorni si è visto recapitare in municipio una lettera di insulti e velate minacce da parte del sedicente Fronte insurrezionale bresciano.

Nella missiva il sindaco viene preso di mira per aver raccontato - tramite le pagine del Giornale di Brescia - di aver accompagnato personalmente alcuni anziani del paese a vaccinarsi. Nel momento in cui si è diffusa la notizia della lettera recapitata in municipio, sono fioccate decine di manifestazioni di solidarietà al sindaco.

Anche il presidente della Provincia Samuele Alghisi, a suo tempo, lo ha chiamato per manifestargli la propria vicinanza. Poi, giovedì scorso, gli ha comunicato che domenia sarebbe venuto in visita a Caino per rendere ufficiale il proprio sostegno.

«A fronte delle minacce che il primo cittadino di Caino ha subìto mentre stava lavorando per la propria comunità penso sia doveroso che la Provincia manifesti la propria vicinanza - spiega Alghisi -, tanto più in una data significativa, che racchiude in sè l’espressione della libertà, come quella del 25 aprile».

Alla cerimonia, che avrà inizio alle 15 davanti al monumento ai caduti situato in piazza Trieste, presenzieranno i capigruppo degli alpini, dei fanti, dei reduci e combattenti di Caino e i rappresentanti dell’Anpi e delle Fiamme Verdi della Valle del Garza. «L’annuncio della visita di Alghisi è stata una bellissima sorpresa - commenta Sambrici -: è la prima volta che abbiamo l’onore di avere da noi un presidente di provincia nel giorno della Liberazione». 

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