Addio a Nelly Pasotti, stella bresciana tra le amazzoni

Protagonista della storia equestre italiana, aveva sposato Graziano Mancinelli, anche lui campione equestre e suo allenatore
Nelly Pasotti, campionessa bresciana di equitazione, è scomparsa a 76 anni
Nelly Pasotti, campionessa bresciana di equitazione, è scomparsa a 76 anni
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Si è spenta all'alba dei 76 anni, che avrebbe compiuto domani, Ornella Pasotti Mancinelli, per tutti Nelly, grande protagonista della storia equestre italiana.

Originaria di Concesio, negli anni Sessanta e Settanta fu amazzone di livello internazionale, condividendo vita e ostacoli sui campi di gara con il campione Graziano Mancinelli, prima suo allenatore e in seguito marito. Fu proprio il padre di Nelly, Adamo Pasotti, ad acquistare il leggendario Ambassador, il cavallo con cui Mancinelli conquistò l’oro individuale e il bronzo a squadre alle Olimpiadi di Monaco del 1972. Era Nelly a montare il purosangue, confermando le doti di amazzone d’eccellenza stimatissima nel mondo degli sport equestri italiani.

La storia racconta che quando il castrone irlandese arrivò nella scuderia di Pasotti, fu lo stesso Mancinelli a suggerire che fosse Nelly a fare i primi percorsi con lui, per calmarlo. Il binomio funzionò al punto che, su Ambassador, Nelly vinse un campionato italiano amazzoni, numerosi concorsi e siglò un indimenticabile settimo posto nel Gp di Aachen in Germania.

Dopo la prematura scomparsa di Mancinelli, trent’anni fa, Nelly aveva ritrovato l’amore con il compagno di vita Vittorio Orlandi, anche lui nella squadra azzurra che vinse il bronzo olimpico nel 1972. Con Orlandi, Nelly Pasotti ha portato avanti l’eredità del marito nel famoso Circolo Ippico di Castellazzo di Bollate (nel Milanese), di cui era presidente, fucina di grandi campioni di livello internazionale.

Fu proprio Orlandi ad acquistare Lianos, altro cavallo leggendario che vinse l’oro individuale nel Campionato mondiale a Roma nel 1998, montato dal brasiliano Rodrigo Pessoa. Nelly Pasotti aveva continuato a montare Lianos una volta ritirato dall’agonismo nel centro di Castellazzo, dove ha coltivato sino alla fine il suo incondizionato amore per i cavalli, nonostante la lunga malattia dell’ultimo periodo.

Il presidente della Fise, Marco Di Paola, insieme al Consiglio federale, allo staff della Fise e al mondo degli sport equestri italiani ha fatto arrivare ieri il proprio messaggio di cordoglio alla famiglia di Nelly, indimenticata protagonista dello sport azzurro.

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