Acqua potabile a Bovezzo: il Comune vieta l'utilizzo, poi l'allarme rientra

Il provvedimento del Comune dopo una segnalazione di Ats per eccesso di tetracloruroetilene e tricloroetilene, smentita da ulteriori controlli
Il municipio di Bovezzo - © www.giornaledibrescia.it
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Acqua potabile inquinata al Comune di Bovezzo, anzi no. Un pomeriggio in altalenza per gli oltre seimila residenti del comune trumplino, ai quali è stato prima vietato il consumo di acqua potabile e quindi. In capo ad un paio d'ore poi la revoca del provvedimento adottato d'urgenza dal Comune.

A segnalare la situazione di criticità verso le 17 è stata Ats Brescia, a seguito di uno dei campionamenti abitualmente eseguiti per monitorare la qualità dell'acqua nell'impianto idrico del territorio. Ad essere rintracciati in misura superiore alle soglie ammesse sarebbero stati in particolare il tetracloruroetilene e tricloroetilene (11 microgrammi per litro contro i 10 tollerati).

Per questo il sindaco Sara Ghidoni ha adottato un'ordinanza urgente che vietava l'utilizzo di acqua potabile nel territorio comunale. 

 «L'ordinanza più breve della storia» commenta dopo il cessato allarme la stessa Ghidoni raggiunta telefonicamente. Ulteriori controlli di Ats Brescia, infatti, hanno smentito le prime rilevazioni e dunque non sussiste più alcuna limitazione. Il provvedimento di revoca è arrivato a stretto giro.

Comprensibile il disorientamento dei residenti per il rapido succedersi di divieto e revoca, ma anche il sollievo dopo lo scampato allarme e il venir meno della prospettiva di non poter utilizzare l'acqua (anche dopo bollitura, dal momento che il temuto inquinamento era di natura chimica) per uso alimentare.

Sulla pagina Facebook del Comune, la revoca è accompagnata da un breve messaggio: «Ringraziamo per la collaborazione A2A ciclo idrico e ATS Brescia per il lavoro svolto e la rapidità dell'intervento e dei controlli delle analisi che, a stretto giro, hanno permesso di revocare l'ordinanza».

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