A Sarezzo, raccolta fondi per acquistare due generatori per aiutare i malati

L'iniziativa parte dal 58enne sarentino Carlo Antonini: «Siamo sempre dipendenti dalla corrente e ci vuole poco per restare senza»
La raccolta fondi mira all’acquisto di nuovi generatori - © www.giornaledibrescia.it
La raccolta fondi mira all’acquisto di nuovi generatori - © www.giornaledibrescia.it
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Sebbene la Sla che lo ha colpito nel 2015 lo costringa a letto, lui con la mente non si ferma mai. Anche durante i forti temporali delle scorse settimane il suo pensiero è corso immediatamente agli altri malati come lui. Così Carlo Antonini, 58enne saretino, ha deciso di lanciare una raccolta fondi per acquistare dei generatori da donare a chi ne ha bisogno e a coloro che, abitando in luoghi come l’alta Valtrompia, a causa di un fulmine che fa saltare la corrente o perché isolati da una frana, rischiano di rimanere senza l’energia necessaria a far funzionare le macchine, respiratore in primis.

Nell’appello lanciato sui social Carlo scrive: «I temporali dei giorni scorsi mi hanno spinto a pubblicare questo post di aiuto: mi piacerebbe prendere due generatori, piccoli e silenziosi, tipo come quelli delle bancarelle delle fiere, da donare a quelli malati come me, che sono sempre attaccati a delle macchine, ma anche ai bambini con la Sma. Siamo sempre dipendenti dalla corrente e, come ci hanno insegnato gli ultimi temporali, ci vuole poco per restare senza». Situazioni di emergenza, ma non solo: «Se una persona vuole andare al lago o in montagna oppure a pescare - prosegue il 58enne - non può permettersi di stare via tutto il giorno a meno che non abbia vicino una presa della corrente».

Già dalle primissime ore dopo aver lanciato l’appello, Carlo è stato sommerso di messaggi e donazioni. «Mi stanno scrivendo anche tantissimi bambini, sono senza parole - racconta -. L’iniziativa sta andando oltre ogni mia aspettativa e di questo passo riusciremo a raccogliere parecchi generatori da donare a chi ne ha bisogno». Lui ammette di essere avvantaggiato, perché nel caso in cui la corrente dovesse saltare, l’ambulanza, la Protezione civile o qualcuno dell’Amministrazione comunale può raggiungerlo in una manciata di minuti. «Ma chi vive in zone isolate come l’Alta valle? - si domanda l’assessore saretino Ruggero Gervasoni, che passa quasi ogni giorno a salutare Carlo e condivide l’iniziativa - Questa raccolta rappresenta una svolta per la vita di molti malati, tutti noi dobbiamo un grande grazie a Carlo».

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