Valsabbia

Vobarno piange la scomparsa di Luca Pavoni

L'incidente costato la vita al 35enne sabato lungo la ex Statale 11 . Da fissare la data dei funerali in paese.
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Vobarno attende di sapere quando potrà stringersi attorno a mamma Anna ed accompagnare Luca Pavoni per il suo ultimo viaggio. Nulla ancora si sa, infatti, riguardo al permesso alla sepoltura del 35enne di Vobarno, rimasto ucciso sabato scorso in un incidente stradale avvenuto lungo la ex Statale 11 in territorio di Bedizzole. La salma ancora riposa all'obitorio di Gavardo, nessuno ieri rispondeva al telefono nell'appartamento di Via Campagnola dove Luca abitava con la mamma e nemmeno erano stati interpellati per le esequie il parroco di Vobarno o quello di Collio dove Luca era stato battezzato, prima di trasferirsi con la famiglia a Sabbio Chiese.

Qualche anno fa le traversie familiari avevano fatto in modo che Luca e la mamma tornassero a stare a Vobarno, anche se non più a Collio. Il papà, a lungo nell'ufficio del personale della Falck prima della mobilità causata della chiusura dell'azienda, ha lasciato Luca orfano un paio d'anni fa. Schivo, riservato, dopo l'ultimo trasferimento Luca Pavoni non frequentava molto gli ambienti vobarnesi dove non è molto conosciuto, nonostante lavorasse per la «Sanitaria Servizi Ambientali» di Gavardo e si occupasse quindi di disinfezioni, disinfestazioni e manutenzione delle aree verdi: un lavoro che prevede il contatto con molte persone. La mamma, Anna Fontana, originaria di Muscoline, lavora invece consegnando il pane la mattina per conto di una forneria della zona.

Dalla pagina che Luca aveva aperto su Facebook, ancora attiva e con una trentina di amici, si intravede un ragazzo con interessi per la musica rock, buon lettore, appassionato di cinema e di fumetti, con la passione per il Milan e per la Formula Uno. Si era diplomato all'Istituto tecnico agrario Pastori nel 1998. Ed era un gran lavoratore. Così almeno lo ricordano i colleghi. Sabato alcuni di loro sono capitati sul luogo dell'incidente, mentre ancora i Vigili del Fuoco erano al lavoro per estrarre il suo corpo ormai senza vita dalle lamiere del Piaggio Porter della ditta. Solo dopo hanno potuto scoprire chi di loro se n'era andato in quel modo tanto tragico e violento, per cominciare a piangerne la scomparsa.

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