Valsabbia

Un premio al passante che ha salvato il bimbo dal Chiese

L’Amministrazione sta pensando a come ringraziare il 25enne argentino che lunedì ha recuperato il piccolo caduto nel fiume a Vobarno
Il ponte a Vobarno sopra il Chiese dove si è rischiata la tragedia lunedì - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il ponte a Vobarno sopra il Chiese dove si è rischiata la tragedia lunedì - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ha avuto grande eco in paese la vicenda che nel primo pomeriggio di questo lunedì, per un drammatico quarto d’ora, ha sconvolto la vita di una famiglia di origine senegalese. Un corpicino che cade nel fiume Chiese e che va a fondo tra gli strilli della madre. Con un lieto fine però, con l’angoscia che diventa gioia grazie al gesto eroico di Santiago Peredo, il 25enne argentino, che non ha lesinato coraggio e determinazione nell’intervenire, tuffandosi per salvare il piccolo quando la tragedia ormai sembrava consumata. Ora l’Amministrazione comunale di Vobarno sta pensando a come ringraziare adeguatamente il giovane per il suo intervento.

Quel che è successo intorno alle 14 di fianco al Ponte Vecchio, la struttura di epoca romana che collega la parrocchiale e lo stabile che ospitava l’ex municipio al resto del paese, è stato a lungo oggetto di confronto sui social e nei bar del paese. Un momento drammatico, che ha preso il via quando uno dei due gemellini di quattro anni si è divincolato dalla madre ed è corso verso lo scivolo che funge anche da parcheggio appena prima del ponte e che permette lo sfogo del Chiese in caso di piena, per alleggerire la pressione sull’antica struttura di pietra. Il parcheggio è separato dal fiume da un tubo e il piccolo è riuscito ad infilarsi tra la fine di questo e il muro, cadendo nelle acque del Chiese.

Qui è entrato in scena Peredo, che in quel momento si trovava sul terrazzo di fronte in casa del fratello Nicolas che lo sta ospitando per un breve periodo di vacanza. Sentite le urla della mamma e individuato il bambino già sul fondo del fiume, è sceso in strada, ha attraversato il ponte e si è tuffato per recuperare il bimbo. Dopo averlo riportato in superficie ha iniziato a scuoterlo per rianimarlo: il bimbo dopo un interminabile minuto di incoscienza ha preso a tossire e a sputare acqua. Salvo. La situazione però è rimasta critica, con il soccoritore ora a trovarsi in difficoltà: in acqua fin oltre la vita, col bimbo in braccio, senza la possibilità di aggrapparsi a nulla, rischiava di perdere aderenza finendo col farsi trascinar via sotto al ponte dalla corrente.

Il 25enne argentino ha avuto quindi la prudenza e il buonsenso di attendere l’arrivo dei Vigili del fuoco che sono stati rapidamente in grado di riportare entrambi sulla riva. A ricostruire puntualmente l’accaduto sono stati i carabinieri della Compagnia di Salò.

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