Valsabbia

Sos da Livemmo: manca il personale per spendere i 18,5 milioni del Pnrr

Non ci sono amministrativi e tecnici da assumere. Il sindaco al Ministero: «Dica sì alle consulenze»
Uno scorcio del cuore di Livemmo, Comune di Pertica Alta - © www.giornaledibrescia.it
Uno scorcio del cuore di Livemmo, Comune di Pertica Alta - © www.giornaledibrescia.it
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Una pioggia di milioni, tante idee, molta dedizione, grande entusiasmo, zero personale. Sos da Pertica Alta. Il sindaco, Giovanmaria Flocchini, l’aveva detto subito a marzo: «È un’occasione straordinaria, una sfida che accettiamo, ma sarà dura». Si riferiva ai 18,5 milioni avuti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per dare futuro al borgo di Livemmo e alle difficoltà di realizzare i progetti. A cominciare dal primo problema: la mancanza delle professionalità tecniche e amministrative necessarie. È un ostacolo che tutti gli enti locali, fin dall’arrivo, segnalarono al Governo. Essi, del resto, scontano anche le conseguenze arretrate di un lungo blocco delle assunzioni. Ma la questione è tanto più grave per i Comuni piccoli: figurarsi Pertica Alta (557 abitanti, 196 a Livemmo), con quella cifra enorme da impiegare entro il 2026, mentre i primi progetti dovranno partire entro luglio 2023. Pena la perdita dei fondi.

«Sia chiaro: siamo contenti di questo regalo, ma chiediamo di essere messi in condizione di usarlo», dice adesso Flocchini. «Dobbiamo poter lavorare serenamente con il personale adeguato». Dunque, «il Pnrr deve essere allungato nei tempi e/o le norme devono essere semplificate».

Il problema

Non è la richiesta solo di Pertica Alta. I sindaci dei 21 paesi che hanno vinto il bando per la rinascita dei piccoli borghi, dividendosi in parti uguali 420 milioni, si sono incontrati più volte per mettere in comune difficoltà ed esperienze. «Il problema del personale con cui redigere e seguire i progetti - spiega Flocchini - è diffuso». Il Pnrr finanzia l’assunzione per 4 anni di tecnici e amministrativi attraverso bandi pubblici. «Il fatto è che non se trovano», aggiunge il sindaco.

La Comunità montana della Valsabbia, di cui è presidente, ha già sperimentato lo stesso problema. Tanti i fattori: la collocazione periferica della Valle, i compensi sono tutt’altro che alti, il lavoro che nel settore privato non manca (si pensi alle pratiche per i vari bonus nell’edilizia). Inoltre, le procedure previste dall’Unione Europea per l’attuazione del Pnrr sono complesse, non è roba per principianti insomma.

Consulenze

Il Pnrr consente il ricorso alle consulenze dirette. Per Livemmo la disponibilità è intorno agli 800mila euro. «C’è un ma», precisa Flocchini. «La norma dice che si può ricorrere ad esse soltanto in casi eccezionali, rivolgendosi a figure altamente qualificate». Un ambito limitato, tuttavia i piccoli Comuni sperano venga allargato; contano di trovare la soluzione al problema lavorando su questo versante. «La norma non è chiara, stiamo discutendo con il Ministero della Cultura per capire quali sono i confini, che tipo di consulenza possiamo attivare, bisogna semplificare l’accesso a questa possibilità».

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Flocchini precisa che c’è un rapporto costante con la Regione, l’Anci nazionale, il Ministero. «Non siamo soli, il dialogo per arrivare alla soluzione è stato avviato», ribadisce. Ricordiamo che la Comunità montana della Valsabbia ha una Centrale unica di committenza, che sarà preziosa nella fase successiva degli appalti e dei controlli.

La sfida

I tempi, comunque, stringono. Pertica Alta sta facendo la sua parte. L’accordo fra Comune, Ministero e Regione per l’acquisizione dei fondi Pnrr è stato firmato. Nelle scorse settimane il Consiglio comunale ha approvato la variazione di bilancio per inserire le opere da realizzare. A breve arriverà l’acconto del Pnrr, il 10% sulla cifra totale: 1,8 milioni, più del bilancio annuale del Comune. «Noi vogliamo cominciare al più presto», insiste Giovanmaria Flocchini.

Si partirà con le opere strutturali (come il recupero di alcuni edifici pubblici), perché più lunghe e laboriose dal punto di vista progettuale. Il Comune di Pertica Alta ha due dipendenti, un operaio e un impiegato, mentre segreteria, addetto all’ufficio tecnico e ragioneria sono in condominio con diversi altri paesi. «In questo periodo - dice Flocchini - mi stanno dando una mano alcune persone, gratis e a titolo personale». Impossibile, con queste risorse umane, spendere quei 18,5 milioni. «Ma noi vogliamo vincere la sfida».TerritorioIl problema che fu subito sollevato dagli enti locali per l’attuazione del Piano

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