Valsabbia

Sopraponte, scontro sul teatro della «discordia»

La minoranza attacca sullo scarso utilizzo della struttura e sui problemi di acustica
Sant’Antonio. Il teatro riaperto
Sant’Antonio. Il teatro riaperto
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Il teatro delle polemiche. Continua a far discutere la vicenda del «Sant’Antonio». La sala di Sopraponte, di proprietà della parrocchia e chiusa da diverso tempo, era stata ristrutturata a cura del Comune, attraverso la partecipata Gavardo Servizi, nell’ambito di un accordo che prevedeva in cambio la cessione al Comune stesso del diritto di superficie per trent’anni.

L’operazione, del costo di 3 milioni di euro, aveva portato all’inaugurazione del teatro rinnovato nel dicembre 2016. La minoranza di «Gavardo rinasce», da sempre critica sul progetto, torna adesso a farsi sentire con una dura presa di posizione, che anticipa un’interpellanza in discussione al prossimo Consiglio comunale.

«A oltre un anno dalla riapertura - si osserva - il teatro è stato usato soltanto quattro volte, tra l’altro con l’autorizzazione speciale del sindaco o del vicesindaco, che si sono assunti la responsabilità in mancanza del parere favorevole della Commissione pubblico spettacolo.

«Molte delle persone che hanno assistito a questi eventi - sottolinea "Gavardo rinasce" - ci hanno segnalato come, dopo la ristrutturazione, l’acustica sia pessima. Gli interventi migliorativi raccomandati a seguito delle perizie tecniche effettuate non sono mai stati eseguiti, e oggi il teatro è praticamente inutilizzabile per uno spettacolo o un concerto, dato il riverbero sonoro davvero fastidioso. La banda di Sopraponte, per fare un esempio, ha dovuto piazzare in fretta e furia pannelli fonoassorbenti per potersi esibire. Ancora una volta, insomma, denaro sprecato. E a pagare, come sempre, sono i cittadini».

«È vero che finora il teatro è stato poco utilizzato - riconosce il vicesindaco Sergio Bertoloni. - Va detto però che la certificazione definitiva di agibilità è arrivata solo la settimana scorsa, così come è andata per le lunghe l’installazione della cabina elettrica. Sono certo che da adesso in avanti, superati i problemi tecnici e non essendo più necessaria la trafila per richiedere l’autorizzazione provvisoria, le cose cambieranno. Ed è vero anche che l’acustica della sala sia da perfezionare. Posizionare ogni volta pannelli fonoassorbenti non è certo la soluzione. Intanto, però, il teatro, che noi consideriamo una struttura significativa per la comunità di Sopraponte, è stato riaperto. Le opere migliorative potranno essere realizzate successivamente».

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