Soccorso, a Nozza resta la medicalizzata

Buone nuove per la «medicalizzata» della Valle Sabbia. Il servizio con l'ambulanza dotata della presenza del medico, pronta a partire dalla postazione di Nozza, infatti, rimarrà tale e quale almeno per tutto il 2012. Lo confermano i volontari dell'Associazione Ambulanze Valle Sabbia, che martedì hanno ricevuto la comunicazione ufficiale da parte del 118 sulla quale si legge che, in deroga a quanto l'Areu aveva previsto, per un intero anno nella Valle del Chiese non cambierà proprio nulla.
Il confronto risolutivo è avvenuto alla fine di novembre in municipio a Vestone, quando i vertici Areu hanno incontrato gli amministratori valsabbini ed i rappresentanti dei gruppi di volontari che sul territorio si occupano di emergenza. Nei giorni precedenti, Areu aveva deciso di accelerare sulla decisione di posizionare, in sostituzione delle medicalizzate di Nozza e Gargnano (medico + infermiere + volontario), una sola «automedica» dalle parti di Roè Volciano, pronta ad intervenire in Valsabbia o nell'Alto Garda quando non lo poteva fare l'eliambulanza.
Le due medicalizzate si sarebbero così trasformate in «infermierizzate» (infermiere + due volontari), una soluzione avversata dagli amministratori locali ed in modo ancora più radicale dai volontari, che nel corso del summit vestonese avevano minacciato di gettare alle ortiche quarant'anni di impegno nelle emergenze. «Non ce n'è stato bisogno, per fortuna anche a Milano hanno capito bene la situazione e ci lasciano tranquilli, almeno un anno. Per il 2013 vedremo cosa fare», afferma Carlo Beltrami del gruppo volontari di Ponte Caffaro, uno dei più critici rispetto al progetto di ridimesionamento del servizio.
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