Valsabbia

Servizi sociali, Cogess alla ricerca di operatori qualificati

La cooperativa valsabbina costretta a ridurre i servizi per carenza di personale
Il Cogess Bar di Lavenone in «versione estiva»
Il Cogess Bar di Lavenone in «versione estiva»
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Centoquaranta collaboratori, 113 dei quali di sesso femminile. È questa la forza della cooperazione valsabbina targata Cogess di Barghe, che però fatica a trovare cooperatori qualificati sul territorio.

Cogess sta per Cooperativa Gestione Servizi Sociali, ha da poco compiuto 25 anni ed è un ente che si rivolge alle persone diversamente abili del territorio valsabbino, vale a dire circa 400 utenti. Ci sono due Centri diurni a Villanuova e a Idro, una Comunità di accoglienza e per il sollievo alle famiglie, sempre a Idro, una fitta rete di assistenti ad personam e «servizi innovativi» che si declinano in uno «Spazio A» per bimbi autistici a Vestone e nella gestione di strutture ricettive come i due «Nonsolobar» di Lavenone e Serle e l’Ostello di Lavenone.

Cogess si occupa anche di assistenza a domicilio e di progetti speciali che vanno dall’organizzazione di corsi (Yoga, piscina...) alla socializzazione (uscite sul territorio, gite...). «Sarà perché i contratti con le cooperative prevedono stipendi più bassi rispetto a quelli proposti dal settore privato e da altri enti, oppure perché mancano in zona adeguati indirizzi formativi, ma fatichiamo a trovare personale qualificato, al punto che siamo costretti a limitare il numero di attività e i progetti, di cui il territorio ha comunque bisogno» ha spiegato per Cogess la responsabile di risorse umane e personale Francesca Ricci, convinta che pochi altri lavori, come quello di occuparsi dei persone diversamente abili, offrano uguale arricchimento personale e relazioni umane di spessore.

A mancare sarebbero soprattutto educatori laureati, come impone Ats (addirittura con master nel caso dell’autismo), ed operatori socio sanitari provvisti di attestato rilasciato da enti formativi riconosciuti a livello regionale. «Chi ci volesse fare un pensierino - aggiunge Francesca -, sappia anche che noi siamo in grado di garantire la formazione continua del personale, valorizzando il ruolo della donna e tutelando la maternità».

 

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