Valsabbia

Pacco esplosivo al «compro oro»: una denuncia

Prima il forte botto, poi l’inseguimento nelle viuzze del centro storico di Vestone
In via Glisenti, danni al negozio - © www.giornaledibrescia.it
In via Glisenti, danni al negozio - © www.giornaledibrescia.it
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È arrivato a piedi poco prima delle 21 di venerdì attraversando la strada e ha posizionato un pacchetto davanti all’ingresso de «Èl mercatì de l’or», la gioielleria/compro oro che apre in via Glisenti a Vestone. Poi si è spostato di una ventina di metri, attendendo il botto. Il tutto immortalato dalle telecamere a circuito chiuso di cui è ampiamente dotato l’esercizio.

Purtroppo per lui l’esplosione della bomba carta, sentita in tutto il paese, ha attirato anche l’attenzione di un giovane alla guida di una Smart, peraltro amico del gioielliere. Il ragazzo, vedendolo avvicinarsi alla vetrina quasi divelta, ha innestato la retromarcia e poi ha provato anche a inseguirlo, inutilmente però, in quanto il dinamitardo si è presto dileguato fra le viuzze buie del paese.

Ci hanno pensato i carabinieri a rintracciarlo. Si tratta di un vestonese sulla quarantina, vecchia conoscenza: dopo aver visionato le immagini registrate, facendo valere anche l’ottima conoscenza del territorio, i tutori dell’ordine l’hanno riconosciuto, trovando poi anche dei riscontri oggettivi in occasione di una perquisizione domiciliare avvenuta ancora nella notte.

Una «quasi flagranza», che non è però stata sufficiente a far scattare le manette, limitando l’azione dei militari a una denuncia a piede libero. «L’esplosione ha danneggiato vetro e saracinesca, ma il ladro non sarebbe comunque riuscito ad entrare con facilità perché gli infissi erano lesionato, ma i vetri antisfondamento, pur essendosi lesionati, hanno retto la forza dell’urto - ci ha detto Antonio Petrillo, il titolare de "Èl mercatì de l’or" -. Sono stato fortunato che già nella notte sono venuti a darmi una mano gli artigiani». Operazione che è proseguita per tutta la giornata di ieri per mettere definitivamente in sicurezza l’esercizio. A Vestone, per cercare ulteriori elementi probatori, ieri sono intervenuti anche gli esperti del Raggruppamento investigazioni scientifiche (Ris).

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