Valsabbia

Omicidio Jessica Mantovani, ci sono otto nuovi indagati

Accusati di concorso in occultamento di cadavere. Disposta per martedì l’analisi delle loro vetture
Jessica Mantovani, uccisa a 37 anni - © www.giornaledibrescia.it
Jessica Mantovani, uccisa a 37 anni - © www.giornaledibrescia.it
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L'inchiesta si allarga. E non si limita più ai due principali coinvolti accusati di omicidio volontario. E sempre rimasti a piede libero. 

Nel registro degli indagati sono finite altre otto persone nell'ambito delle indagini per l'omicidio di Jessica Mantovani, la 37enne di Villanuova trovata senza vita, a metà giugno di un anno fa, nella centrale idroelettrica di Prevalle. Ammazzata a calci e pugni e poi gettata in acqua secondo le consulenze mediche agli atti. I nuovi otto indagati dal sostituto procuratore Gianluca Grippo, residenti tra Gavardo e Prevalle, devono rispondere di concorso in occultamento di cadavere. Si tratta di sette uomini ed una donna. Il più giovane ha 31 anni e il più anziano 72. 

Due sono parenti di Giancarlo Bresciani e Marco Zocca, i principali indagati che hanno trascorso con Jessica Mantovani almeno una parte dell'ultima serata in vita della donna. Che i tre siano stati insieme lo ha detto il padre della vittima, che aveva accompagnato la figlia, lo ha ammesso agli inquirenti Bresciani e lo dicono anche le tracce di sangue trovate in casa sua e riconducibili a Jessica e Marco Zocca. I profili genetici di quest'ultimi sono addirittura stati isolati in una stessa traccia dai Ris di Parma nel corso della prima fase delle indagini.

«L’ipotesi accusatoria gode di un sostegno/supporto estremamente forte rispetto a quella difensiva» scrisse il comandante Alberto Marino chiudendo la relazione dello specialista Gianluca Casamassima. Dall’analisi dei telefoni dei principali indagati era emerso che i due, dopo la notte della scomparsa di Jessica, avrebbero utilizzato un’applicazione per provare a cancellare, senza riuscirci in modo definitivo, tutti i numerosi contatti tra loro relativi anche ai giorni precedenti. 

Ora scatta una seconda fase della inchiesta e la Procura ha disposto per martedì l'analisi sulle vetture degli otto nuovi indagati. Appuntamento in una carrozzeria di Erbusco dove i carabinieri effettueranno l'esame irripetibile alla presenza dei difensori di tutti i coinvolti. Ci saranno anche gli avvocati che rappresentano la famiglia di Jessica Mantovani, che da un anno e mezzo aspetta di conoscere la verità. 

Solo il primo dicembre scorso Giovanni Mantovani, il padre della 37enne, era stato ascoltato in Procura, per la prima volta da quando è morta la figlia, come persona informata sui fatti. Al momento non è ancora emerso come gli inquirenti siano arrivati alle persone oggi iscritte nel registro degli indagati e che secondo l'accusa possono aver avuto un ruolo nell'occultamento del cadavere della vittima. 

 

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