Valsabbia

Mura, in Municipio esordio blindato con presidio antifascista

Debutto blindato per il Consiglio comunale di Mura, nelle cui fila ci sono gli eletti del Partito Socialista Nazionale: presidio antifascista
MURA, CONSIGLIO BLINDATO
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Fuori un presidio antifascista. In mezzo un cordone di Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa. Dentro, la prima seduta del Consiglio comunale di Mura. E’ stato un debutto blindato quello di Nicoletta Flocchini come sindaco del piccolo paese valsabbino, meno di 800 abitanti, dopo che alle elezioni amministrative dell’11 giugno il movimento Fascismo e Libertà ha conquistato un seggio con la lista del Partito Socialista Nazionale che aveva il fascio littorio nel logo.

La questione infatti, subito dopo lo scrutinio, è stata al centro di una interrogazione parlamentare e di un approfondimento da parte della Prefettura ma per il momento tutti i consiglieri di minoranza eletti hanno pieno titolo a sedere nell’assemblea.

In occasione del primo Consiglio comunale però le sigle antifasciste della provincia hanno indetto una manifestazione proprio davanti al municipio: di lì l'inconsueta presenza di forze dell'ordine, a scongiurare tensioni.

  • Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
    Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
  • Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
    Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
  • Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
    Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
  • Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
    Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
  • Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale
    Mura, prima seduta blindata per il Consiglio Comunale

I manifestanti hanno scandito slogan e canzoni della tradizione antifascista e una delegazione ha poi incontrato il sindaco consegnando un dossier che, negli auspici della piazza, possa essere lo stimolo a rivalutare la composizione del consiglio.

Dopo è stata politica, normale dialettica amministrativa in un comune con il botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulle questioni da affrontare ma anche una reciproca disponibilità alla collaborazione per il bene della comunità.

 

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