Valsabbia

La sezione Fanti alla memoria di Cicognini

L’ufficiale morì a 30 anni nel 1941: giovedì a Prevalle si presenta la sua biografia
Medaglia d’oro al valore militare: Mario Cicognini morì sul monte Goliko
Medaglia d’oro al valore militare: Mario Cicognini morì sul monte Goliko
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Sarà intitolata alla memoria di Mario Cicognini la sezione dei Fanti di Prevalle. La cerimonia è in programma domenica e sarà preceduta, giovedì alle 20.30 a palazzo Morani, dalla presentazione del volume di Piernicola Guerreschi «Il tenente eroe».

L’opera propone materiali inediti relativi a Cicognini, ufficiale prevallese caduto a trent’anni, nell’aprile del 1941, sul monte Goliko, sul fronte greco-albanese, e insignito della Medaglia d’oro al valor militare.

Questa la motivazione dell’onorificenza: «Comandante di compagnia, in numerosi audaci fatti d’arme dava continue prove di valore personale e di cosciente sprezzo del pericolo. In un’azione di ripiegamento, essendosi accorto che un militare gravemente ferito era rimasto sul terreno, ritornava da solo sul posto e, caricandoselo sulle spalle, riusciva, incurante del fuoco del nemico, a trarlo in salvo». Durante una successiva azione, rimasto isolato col reparto su di una posizione da lui conquistata, continua la motivazione «resisteva a oltranza ai contrattacchi di forze soverchianti. Privo ormai di ufficiali, ferito a sua volta, non desisteva dall’impari lotta dalla quale si disimpegnava in seguito a ordine superiore. Rifiutava quindi il ricovero in ospedale per non lasciare il reparto».

Ripresa l’azione e raggiunto il nemico, fortemente sistemato a difesa, «si impegnava a fondo e, avuto dal comandante avversario un rifiuto alle sue intimazioni di resa, insisteva nell’attacco, giungendo per primo col gagliardetto in pugno sull’obiettivo. Mentre in piedi, a stretto contatto del nemico, ammirato per tanto ardimento, incitava i suoi a proseguire nell’azione, veniva colpito a morte da una raffica di mitragliatrice. Fulgido esempio di eroismo, di consapevole sacrificio e di elette virtù».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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