Valsabbia

La primavera porta l’invasione dei bruchi

Il fenomeno si ripete da qualche primavera, ma quest’anno ha assunto proporzioni davvero impressionanti
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Il fenomeno si ripete da qualche primavera, ma quest’anno, lungo via Roma a Sabbio Chiese, ha assunto proporzioni davvero impressionanti, incutendo anche un po’ di apprensione fra la popolazione residente. Da un paio di giorni alcuni cespugli lungo la scarpata che scende verso la Provinciale 79, infatti, sono completamente ricoperti di un velo setoso che protegge milioni di bruchi, alcuni dei quali sono ormai lunghi circa 3 centimetri ed hanno preso a migrare sul prato circostante. Lungo via Roma hanno ricoperto di uno spesso strato setoso anche una cinquantina di metri di protezione in legno.

Per fortuna non si tratta della processionaria, urticante e pericolosa anche per l’uomo in quanto in grado di provocare lo shock anafilattico. I bruchi di Sabbio sarebbero infatti del genere «yponomeuta» detti anche ragne, che poi danno vita alla tignola tessitrice, insetto fastidioso solo per le piante di cui si nutrono allo stato di larva, per lo più appartenenti alle celastracee come il ciliegio a grappoli o la berretta del prete. Il clima favorevole di questi ultimi anni ne avrebbe favorito la proliferazione.

 

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