Valsabbia

«In Piazza con Noi» sale sulle spalle della Rocca

Domenica le telecamere di Teletutto si accendono sulla capitale della Valsabbia che vinse il terremoto
Al timone. Tonino Zana e Clara Camplani ai microfoni di Teletutto
Al timone. Tonino Zana e Clara Camplani ai microfoni di Teletutto
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Il fiume, a Sabbio centro, fa il bullo una volta ogni dieci anni. Allora ci si chiude in casa, compaiono sacchi di sabbia, la Protezione civile e il sindaco dormono sugli argini fin quando passa l’attacco di panico del Chiese, torrentaccio nevrotico, capace di bizze orrende e poi di quieti lunghe come la paziente bravura degli storici stampatori di Sabbio.

Visto adesso, col sindaco Onorio Luscia, l’assessore Marta Ghidini, Clara Camplani e Fabrizio Prestini, a vista alta dal bar di fronte al municipio, mentre si prepara «In Piazza con Noi» in onda domenica su Teletutto dalle 11 alle 12.30, il Chiese è buono come il pane e di una bellezza settecentesca con la Rocca dominante e un centro storico compatto come una vera capitale dell’intera Valsabbia. Sabbio è centrale e se sali alla Rocca, luogo di stupende rappresentazioni culturali quando svolta il decennale dedicato alla Madonna dei Miracoli, allora comprendi l’essere capitale per la strategia di occupare un posto da cui domini ogni punto cardinale, dal Trentino alla città, dal lago di Garda fino alle coronarie della Conca d’Oro. 

Qui, domenica, si festeggia la Repubblica come ogni dove, però in modo speciale, con raduno d’auto d’epoca, le forgiature artigianali, volontari solidi, i suoni di una Filarmonica da beatitudine, diversi cori. La festa, ci informa il sindaco, risente sempre degli uomini eccellenti da poco riconosciuti dal Consiglio comunale: il prof. Alfredo Bonomi, docente, dirigente scolastico, dalle forti passioni civili, patriarca morale e culturale della valle; il dott. Oliviero Cremonesi, responsabile del progetto scientifico internazionale che ribolle sotto il Gran Sasso; il prof. Valeriano Comincioli, matematico eccellente; il prof. Orazio Zanetti medico primario e il maestro di pittura Luciano Pellizzari che ha fatto fortuna formidabile in Europa.

Sabbio Chiese si esercita in educazione civica e plasticamente, alcune settimane fa, si è votato ancora per il referendum repubblica-monarchia, vincendo di nuovo quello che siamo, repubblicani. Il paese ha spalle solide, perde una parte di immigrazione e apre ai vicini. Sabbio ha nella memoria quel tremare lungo del 24 novembre 2004, quando chiese e case furono ferite e i valsabbini non stettero ad aspettare la luna, si rimboccarono le maniche e misero a ferro e fuoco i capelli del terremoto, gli strapparono le unghie, gli morsero le orecchie e il terremoto fu battuto. La festa di domenica serve anche a lubrificare il motore di una millenaria grazia di fatica e di coraggio, per dire che il futuro si avvista, insieme dalla cima della Rocca, dal cuore del paese, da una municipalità sempre allerta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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