Valsabbia

«I massi nell’alveo del torrente Caffaro sono regolari»

La Provincia aveva svolto un sopralluogo. Dovrà essere rimossa la ghiaia sulla rampa
I massi nel torrente Caffaro, la loro comparsa aveva allarmato alcuni cittadini - © www.giornaledibrescia.it
I massi nel torrente Caffaro, la loro comparsa aveva allarmato alcuni cittadini - © www.giornaledibrescia.it
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«Lavori eseguiti correttamente dalla Fipsas»: lo dice la nota della Provincia di Brescia dopo il sopralluogo effettuato lo scorso 22 marzo insieme ai Carabinieri forestali. Insomma: nessun giallo per i massi comparsi nell’alveo del torrente Caffaro, in prossimità del suo ingresso nel Chiese e quindi nell’Eridio. Al di fuori dal progetto ci sarebbe solo la rampa di accesso all’alveo realizzata in ghiaia, senza la quale i mezzi non avrebbero potuto scendere nel torrente, che dovrà essere rimossa.

Sulla vicenda c’erano state numerose segnalazioni, che avevamo anche riportato su queste pagine e che hanno provocato il sopralluogo da parte di controllori e tecnici. «A seguito di segnalazione, i funzionari tecnici dello scrivente U.T.R. di Brescia in data 22 marzo 2023 hanno provveduto ad eseguire un sopralluogo congiunto con i rappresentanti del Comune di Bagolino e gli agenti Forestali della locale stazione dei Carabinieri» si legge nella nota.

«Durante la visita ai luoghi - vi si aggiunge -, è stato possibile accertare che i lavori autorizzati con nota dell’08/02/2023 sono stati eseguiti correttamente secondo indicazione: sono state manutentate le ripe spondali, ricostituiti i rifugi e le pozze per l’ittiofauna, sistemato il piede delle scogliere laddove eroso e bonificato l’imbocco della derivazione idrica in oggetto, a servizio del vicino impianto ittiogenico di piccola derivazione di proprietà della società Fipsas».

«Si coglie però l’occasione per segnalare che, nella documentazione tecnica allegata all’istanza, non sono previste e/o contemplate opere accessorie e/o provvisorie per l’accesso in alveo. In sede di sopralluogo si è invece riscontrato che è stata realizzata una rampa di accesso all’alveo costituita da materiale inerte di riporto e posizionata in sinistra idraulica del fiume Caffaro, in prossimità dell’incubatoio ittico». Materiale che dovrà essere rimosso.

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