Valsabbia

Fiume Chiese e morìa di barbi: bagni e pesca vietati

La recente morìa di barbi ha indotto il sindaco a emanare il divieto, a tutela della salute
Un pesce morto nelle acque del Chiese
Un pesce morto nelle acque del Chiese
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Niente piedi in acqua, a Pasquetta, per chi sceglie il parco del Chiese per la scampagnata. La morìa di barbi dei giorni scorsi ha fatto scattare l’ordinanza del sindaco Giovanni Cottini: una misura presa in via cautelare per scongiurare minacce alla salute dei cittadini. Da qualche giorno nel tratto di fiume Chiese compreso tra il Bettoletto e il parco Airone sono stati trovati pesci morti: tutti barbi. Prima solo qualche esemplare, poi il numero è cresciuto sino ad allarmare l’Amministrazione. È scattato il sopralluogo di Polizia locale e provinciale, sono stati allertati Arpa e Asl.

L’ipotesi più plausibile, secondo l’assessore all’Ecologia Flavio Piardi, è che ci sia stato a monte, nemmeno in territorio bedizzolese, uno sversamento di qualche sostanza dannosa che tende a depositarsi sul fondo: i barbi pasturano i fondali e solo questa specie è stata colpita dalla moria. E dello stesso avviso sono pure i pescatori del Chiese.

In attesa di accertamenti specifici, fino al 3 aprile il sindaco ordina «il divieto di accesso alle acque del fiume, nonché il divieto di pesca, balneazione, prelievo delle acque, della flora e della fauna ittica».

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