Valsabbia

Ex Grignasco, l’artigianato colonizzerà l’ex lanificio

Nell’area situata a Bostone spazio anche alle attività commerciali già attive nel mercato coperto
Verso la rinascita. L’esterno dell’ex lanificio di Bostone
Verso la rinascita. L’esterno dell’ex lanificio di Bostone
AA

Ex Grignasco, via libera definitivo al recupero. Approvato l’altra sera con voto unanime dal Consiglio comunale di Villanuova il piano integrato di intervento che consentirà la rinascita dell’area di Bostone, un tempo occupata dal lanificio, e la sua trasformazione in un ampio polo economico-produttivo.

L’operazione, promossa dall’attuale proprietà, la srl Rialto Due, interesserà una superficie di circa 50mila metri quadrati, quasi la metà dei quali coperti. Gli edifici esistenti saranno in larga misura ristrutturati e messi a disposizione per attività in prevalenza artigianali (cui saranno destinati 15mila metri quadrati dei 19mila soggetti all’intervento) e, per la parte residua, commerciali. La firma della convenzione è prevista a breve, subito dopo le feste natalizie.

Già nelle settimane successive potrebbero quindi cominciare i lavori. Cantieri. I primi interventi riguarderanno il settore riservato al commercio, che ospiterà un piccolo supermercato di tipo tradizionale, un punto di vendita per gli amanti del bricolage e un gruppo di negozi di vendita diretta dei prodotti al consumatore, negozi già in funzione in questi anni nell’ambito dell’iniziativa del mercato coperto comunale villanovese che, come si ricorderà, era stata avviata proprio all’interno dell’ex lanificio, senza ottenere grande fortuna.

«Non si tratterà, insomma, di un nuovo centro commerciale - ha tenuto a sottolineare il sindaco Michele Zanardi, - bensì di singole attività autonome. Abbiamo richiesto in proposito un preciso impegno alla proprietà, attraverso la stipula di un atto d’obbligo unilaterale».

Nelle strutture dell’ex Grignasco troverà inoltre posto da subito il deposito degli automezzi di Servizi Ambiente Energia, la società che col nuovo anno si occuperà della raccolta dei rifiuti su tutto il territorio valsabbino. Sempre negli spazi del complesso verrà aperto uno sportello della Comunità montana, il primo decentrato rispetto alla sede di Nozza, sportello al quale i cittadini potranno rivolgersi per informazioni sul tema rifiuti; l’obiettivo è però quello di aumentare presto il ventaglio di servizi, compreso quello della riscossione delle imposte locali. All’esterno. Il recupero del vecchio stabilimento nella frazione di Bostone porterà con sé, ancora, una imponente riqualificazione delle superfici esterne. A carico della proprietà sono infatti non soltanto le opere di urbanizzazione, ma pure il riordino della viabilità, la creazione di adeguati parcheggi e - non ultima - la salvaguardia delle aree verdi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia