Valsabbia

Da Pechino a Parigi via Brescia... su auto d'epoca

Più di 14mila chilometri su auto d'epoca per il rally che non ha eguali nel mondo
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Dalla Grande Muraglia alla Tour Eiffel, passando per Brescia. Un rally che non ha nulla cui essere paragonato nel mondo. È la Pechino-Parigi, la riedizione (quest’anno la sesta) del raid automobilistico del 1907 sul pazzo itinerario di oltre 14mila chilometri.

La gara automobilistica è partita il 12 giugno scorso. Le 107 auto d’epoca, la più giovane ha 40 anni, provenienti da 26 paesi che vi stanno partecipando sono passate dal Bresciano 14 luglio per l’unica tappa italiana, a San Martino di Castrozza, in Trentino. Entrati in Friuli Venezia Giulia provenienti dalla Slovenia, i 100 equipaggi scarsi rimasti in gara hanno attraversato un pezzo del Nord Italia.

Sui monti bresciani è passata una sessantina di auto; ad altre 35 è stato concesso di puntare direttamente verso Tirano e il confine con la Svizzera. E così a Passo Crocedomini, prima di "tuffarsi" in Val Camonica, i concorrenti hanno timbrato vicino al rifugio, dove una pattuglia di irriducibili appassionati ha applaudito Alfa Romeo, Aston Martin, Chevrolet, Datsun, Dodge, Jaguar, Leyland, Mercedes, Porsche, Volvo.

«Sulle strade del Friuli Venezia Giulia, del Veneto, della provincia autonoma di Trento e in provincia di Brescia e Sondrio – si legge in una nota degli organizzatori - si è visto un pezzo autentico di storia dell'automobile del Ventesimo Secolo, dove le Aston Martin - per esempio - ci hanno ricordato quanto lunga sia stata la strada che l'auto ha percorso in tema di progresso». 

 

 

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