Centro sportivo, municipio, museo: a Livemmo il Pnrr diventa realtà
I contadini e le loro bestie affiorano nel legno intagliato dagli artisti della Bottega di scultura di Pertica Bassa, guidati da Abele Flocchini. Nella piazza Vecchia di Livemmo i turisti fotografano gli uomini all’opera sulla scena agreste scolpita nel tronco di larice a forma di corno, che sarà collocato in paese. Il corno è un simbolo di potenza, abbondanza, fortuna. Di buon auspicio per il futuro del borgo Cre_attivo, dal nome del progetto che nel marzo 2022 ha fatto vincere a Livemmo i 18,5 milioni del Pnrr per la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono. Il «simposio» di scultura, visibile ancora oggi, è una delle diverse iniziative promosse in questi giorni a Livemmo. Nel segno del progetto che vuole accrescere la sua attrattività: per i forestieri, ma anche (e soprattutto) per i residenti. I giovani, in particolare.
«Ci crediamo, il nostro impegno è massimo», esordisce il sindaco di Pertica Alta, Giovanmaria Flocchini. «Faremo di tutto per rispettare tempi e modi del progetto. Finora ci stiamo riuscendo». In primavera sono arrivati nelle casse del Comune i primi 1,8 milioni. Servono a finanziare i tre cantieri che partiranno a fine settembre: il via concreto all’attuazione del Pnrr. Non che finora in municipio a Pertica Alta si sia stati fermi, anzi. Affidare le progettazioni è stata cosa complicata. Flocchini si è rivolto a professionisti esterni dell’aggregazione dei Comuni dell’Alta Valle, della Comunità montana della Valsabbia (di cui è presidente) e della Comunità della Valtrompia («I due enti hanno lavorato insieme e con noi in maniera positiva», sottolinea il sindaco).
I cantieri

Fra un paio di mesi, dunque, si comincerà a rifare il centro sportivo (tappeto sintetico, spogliatoi, servizi, spazi per altri sport), investendo un milione; a sistemare gli spazi del piccolo museo dedicato alle tradizioni e alla storia del borgo (200mila euro); a rinnovare il municipio, adeguandolo dal punto di vista energetico e delle norme anti sismiche (500mila). «Si tratta di opere che non hanno bisogno di nulla osta particolari», spiega il sindaco. Per altre, già in previsione, serve l’ok della soprintendenza. Ad esempio per l’abbellimento del centro storico, un intervento che dovrebbe iniziare verso novembre. A fine agosto, invece, sarà avviata una delle operazioni più importanti del progetto finanziato dal Pnrr: il centro congressi, che costerà 2,5 milioni.
Congressi

Per adesso, spiega Flocchini, è previsto il primo passo, vale a dire l’acquisto dell’area e del capannone industriale dismesso da anni per una cifra intorno ai 250mila euro. In seguito si penserà a come realizzare l’intervento. L’edificio attuale, quasi certamente, sarà abbattuto. «Sono in fase di progettazione anche le piste ciclopedonali», fa sapere il sindaco. «Per partire con i lavori bisognerà avere prima tutte le autorizzazioni pubbliche e private necessarie».
Nel progetto Livemmo borgo Cre_attivo si parla di collegare il paese con la Malga Valsorda, il Forno fusorio, Belprato, Odeno. Un contributo di opere «per dare nuova linfa a Livemmo, renderlo più attrattivo per i turisti, far nascere nuove attività economiche, far restare i nostri giovani e accoglierne altri. Il tutto ovviamente rapportato alla realtà di Livemmo, borgo con meno di duecento abitanti». I fondi del Pnrr sono manna dal cielo. «Non andrà sprecata».
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