Valsabbia

Cane da caccia avvelenato col lumachicida

Hanno preso del lumachicida, l’hanno avvolto in sottilette di formaggio e gliel’hanno messo in bocca.
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Hanno preso del lumachicida, l’hanno avvolto in sottilette di formaggio e gliel’hanno messo in bocca. Dall’esame necroscopico effettuato dal veterinario, le prove che l’avvelenamento di Calì è stata un’azione deliberata. Calì era un Jach Terrier di due anni, l’unico in zona addestrato alla caccia alla volpe, attività che ormai quasi più nessuno pratica, ma che è considerata di fondamentale importanza visto il progressivo abbandono della montagna da parte dell’uomo, che favorisce l’eccessivo ripopolamento dei predatori.

Angelo Guerra, il proprietario che è di Preseglie, ha sporto denuncia contro ignoti: «Calì viveva libero all’interno di un fondo chiuso di mia proprietà insieme ad un altro cane, un setter, che era l’animale gregario e per quello non ha mangiato. Chi l’ha avvelenato l’ha fatto di proposito». Granuli dello stesso veleno sono stati rinvenuti vicino alla recinzione, dove avrebbero potuto benissimo essere ingerite dai bambini che spesso giocano insieme ai cani.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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