Valcamonica

Valsaviore, gomme tagliate agli escursionisti: il risarcimento

È accaduto domenica nella zona di malga Lincino. Il Comune: «Gesto da punire». E il Parco dell'Adamello paga i danni
Dal parcheggio di malga Lincino si sale in Val Adamè - © www.giornaledibrescia.it
Dal parcheggio di malga Lincino si sale in Val Adamè - © www.giornaledibrescia.it
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Una storiaccia che non si vorrebbe raccontare mai. Figuriamoci in una vallata che sogna un futuro improntato sul turismo. Qualche avvisaglia c’era stata già nelle scorse settimane, ma la «grana» è scoppiata domenica nella zona di malga Lincino, luogo di parcheggio per raggiungere la Val Adamè. A una ventina di auto in sosta sono state tagliate le gomme e a qualcuna è stata pure rigata la carrozzeria. Gli escursionisti, di rientro dalla loro passeggiata, hanno dovuto chiamare il carro attrezzi, che ha fatto la spola con il fondovalle, o avventurarsi, ruote a terra, sulla (non agevole) discesa che porta a valle.

Del fatto sono state avvisate le forze dell’ordine, che stanno indagando, e anche il Comune di Saviore, che ieri si è dissociato dal grave fatto con un comunicato. Quanto accaduto, ovviamente, ha scatenato polemiche e preoccupazioni tra escursionisti e residenti, ma ha anche provocato sentimenti di vergogna, per un comportamento che ha il sapore più dell’inciviltà che di altro. L’enorme quantità di persone che, da qualche anno e soprattutto quest’estate, sta frequentando le montagne della Valsaviore, e non solo, non ha sempre comportamenti corretti. Questo va detto. Ma nulla giustifica un simile atto intimidatorio.

Qualche problema si era già evidenziato soprattutto nell’area dei parcheggi, con tutta probabilità per le troppe auto abbandonate nei prati, dove la sosta è vietata da espliciti cartelli. Anche il filo elettrificato per recintare i pascoli è finito più volte a terra, annullando così la sua funzione. «È oltremodo ingiustificato e incivile - si legge nella nota del Comune di Saviore -, speriamo che chi ha visto qualcosa si faccia avanti e sporga denuncia, è un gesto che va punito come merita. Non ci sono parole per esprimere quanto proviamo». Il presidente del Cai di Cedegolo è ancora più netto: «Il flusso di escursionisti è più alto e come sempre in Valle facciamo l’ennesima figuraccia. Non diamo colpa alle istituzioni, sono anni che provano a costruire un sistema. Prendiamo atto - conclude con amarezza Giovanni Bona - di quanto ancora siamo poco pronti ad accogliere».

Il Parco dell'Adamello, infine, ha deciso di rifondere tutte le spese per la riparazione delle gomme e della carrozzeria delle auto danneggiate. Una misura voluta dall’assessore Massimo Maugeri assieme al presidente Sandro Bonomelli e alla stessa prima cittadina di Saviore, Serena Morgani, volta non solo a condannare il gesto, ma anche a ribadire la sensibilità e l’attenzione rivolta ai turisti e a quanti amano la natura della valle bresciana.

 

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