Valcamonica

Tor dei Pagà, scavi archeologici in quota con la scuola estiva

È giunta alla decima edizione la scuola estiva, appuntamento che si rinnova a circa 2.300 metri di altitudine
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È giunta alla decima edizione la scuola estiva in quota per archeologi nel sito di Tor dei Pagà di Vione, a circa 2.300 metri di altitudine. I giovani ricercatori si apprestano a raggiungere la località per una nuova campagna di scavi nell’area dove esiste una fortificazione medievale, datata tra il XIII e il XIV secolo, unica nel suo genere nell’arco alpino.

Nel frattempo il gruppo di lavoro, composto da docenti universitari e studiosi, sta completando una pubblicazione sui dieci anni di ricerche nella località, composta da circa 360 pagine scritte a più e più mani e divise per temi (sarà presentata in agosto). Le novità non finiscono qui, perché in passato le attività di divulgazione e promozione sono state tali da permettere che il tema del villaggio a quote elevate trovasse consistenti interessi nella comunità scientifica.

In particolare, a inizio giugno alla Sorbona di Parigi è stato oggetto di una sessione nell’ambito del diciottesimo congresso internazionale dell’Uispp (Unione internazionale delle scienze preistoriche e protostoriche). Sotto i riflettori è finita la recente scoperta, avvenuta sotto le torri medievali, di un luogo di riti ancestrali e propiziatori (detto Brandopferplatz) datato almeno al VI o VII secolo avanti Cristo.

Tor dei Pagà, oggetto di un progetto archeologico pluriennale, è composto da due torri e diversi strutture associate. Al di sotto delle pareti e del pavimento della torre B sono state identificate le tracce di una fase di utilizzo più antica, protostorica, datata all’incirca tra il X e il V/IV secolo prima di Cristo.

 

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