Valcamonica

Sull’Adamello 300 penne nere per celebrare il soldato ignoto

Il 55esimo Pellegrinaggio inizierà il 26 luglio: in quattro giorni toccherà Lobbia Alta e Tonale
55ESIMO PELLEGRINAGGIO, L'OMAGGIO AL SOLDATO IGNOTO
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A ricordo dei caduti di entrambi gli schieramenti, quello della Valcamonica e quello del Trentino, a un secolo dalla fine della Grande guerra. Quest’anno il Pellegrinaggio vuole ricordare non una figura determinata bensì il «Soldato ignoto dell’Adamello».

Manca ormai una settimana al via di una delle manifestazioni alpine più amate d’Italia, quella che porta centinaia di penne nere a ripercorrere i sentieri tracciati sulle vette che separano la Valle da Trento, per rendere omaggio ai soldati che persero la vita per difendere la patria.

La cinquantacinquesima edizione è in programma da giovedì 26 a domenica 29 luglio; il sabato, come sempre, sarà riservato alla celebrazione in quota: quest’anno è stato scelto il passo della Lobbia Alta, dove alle 11 sarà celebrata la Messa all’altare del Papa, dedicato a Giovanni Paolo II, a 3.045 metri d’altitudine.

La domenica, invece, per la sfilata, saranno protagonisti il passo del Tonale e il suo sacrario, il luogo dove Valcamonica e Trentino si abbracciano non solo idealmente. Le sezioni Ana di Trento, cui spetta l’organizzazione in prima persona quest’anno, e della Valle, che collabora come sempre in modo attivo, stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli e ormai si sono chiuse anche le iscrizioni alle nove colonne: saranno oltre trecento in totale i pellegrini che si metteranno in cammino da entrambi i versanti.

Quelle camune sono tre: una dedicata alla medaglia d’oro al valor militare Francesco Tonolini, che partirà il 26 luglio dal Tonale, una intitolata alla medaglia d’oro Angelo Tognali, che si metterà in moto il 27 sempre dal Tonale, e una alla medaglia d’oro Leonida Magnolini, che prenderà il via direttamente sabato 28 alle 4 dal piazzale della funivia Paradiso in Tonale.

«Il Pellegrinaggio in Adamello - dichiara il presidente della sezione Ana di Valcamonica, Mario Sala - è quella manifestazione che ti emoziona, che dobbiamo ai nostri "veci" e che appartiene alla storia degli alpini. Ogni anno ci porta a ricordare i ragazzi che su questa montagna hanno combattuto, sacrificando sogni e speranze per costruire un’Italia migliore. Il Pellegrinaggio, ogni volta senza scalfirsi, ci fa sentire orgogliosamente alpini».

Per chi non potrà partecipare in prima persona alla cerimonia ai tremila metri, l’Ana nazionale ha previsto una diretta tv, che sarà distribuita a oltre trenta emittenti in Italia e che farà vivere anche da casa le emozioni insieme alle penne nere.

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